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Ragadi al seno: le cause e i rimedi naturali

Abrasioni o tagli dolorosi che si formano sul capezzolo, le ragadi al seno vanno prevenute e fronteggiate per non scoraggiare l’allattamento al seno.

Fastidiose compagne dell’allattamento, le ragadi al seno sono piccoli, ma profondi tagli o lievi abrasioni (rimozione lembi di pelle) sul capezzolo che provocano un dolore anche intenso accompagnato talvolta da sanguinamento (non causa problemi al piccolo che ingoia il sangue). Di solito le ragadi al seno evidenziano una errata modalità di attacco del lattante o sono causate da alcune caratteristiche anatomiche della mamma, come i capezzoli rientranti, o del piccolo, come il frenulo linguale troppo corto (il capezzolo sfrega di continuo sul palato del bambino, invece che rimanere fisso in fondo al palato stesso). Ecco una serie di rimedi naturali per risolvere il problema ed evitare antidolorifici come paracetamolo o ibuprofene.

Ragadi al seno

Abrasioni o taglietti molto dolorosi che si formano sul capezzolo, le ragadi al seno vanno adeguatamente prevenute e fronteggiate per non scoraggiare l’allattamento al seno. Nella fase iniziale, infatti, è normale avvertire un po’ di dolore ai capezzoli dovuto alla sollecitazione ricevuta in seguito alla suzione del bebè che si attacca e stacca più volte.

Fondamentale è la giusta posizione che deve assumere il neonato per evitare le ragadi al seno: dovrebbe afferrare almeno una parte dell’areola oltre che il capezzolo e non solo quest’ultimo. Quando si stacca, poi, non deve essere un’azione brusca, ma infilando il dito mignolo tra le labbra del piccolo.
Utile è tenere il seno all’aria il più possibile in modo che possa respirare dopo la poppata prima di indossare nuovamente reggiseno e maglietta. Molto comode sono le coppette assorbilatte, che vanno cambiate di frequente in modo da non lasciare il seno a contatto con il bagnato per lungo tempo. Comuni sono le coppette d’argento: paracapezzoli che si posizionano all’interno del reggiseno che sfruttano le proprietà antibatteriche e cicatrizzanti dell’argento per proteggere il seno e dargli sollievo.

Ragadi al seno: le cause

Determinante fattore per evitare le ragadi al seno è la cura dell’igiene del capezzolo. L’ideale sarebbe lavare almeno una volta al giorno entrambi i seni con acqua tiepida e mani pulite, asciugando bene per non lasciarli umidi. Da evitare sono saponi e detergenti che, oltre ad essere potenzialmente irritanti, possono rendere più restio il neonato ad attaccarsi mascherando l’odore della mamma.

Il seno non va compresso con reggiseni o magliette troppo strette; andrebbero indossati abiti morbidi, traspiranti, di cotone bianco, evitando pizzo o materiali sintetici che possono dar fastidio ulteriormente sulla zona già irritata. È lo stesso latte materno a favorire la guarigione delle ragadi al seno: spruzzato un poco sui capezzoli, li ammorbidisce e disinfetta essendo composto da numerose sostanze benefiche.

Il miglior rimedio naturale

Per prevenire le ragadi al seno o farle guarire, il primo rimedio è correggere la posizione errata del lattante durante l’attacco. La mamma deve cercare una posizione comoda (sdraiata, leggermente reclinata, oppure seduta) in modo che non deve chinarsi verso il lattante. Può essere utile alternare le posizioni in presenza di ragadi al seno, così il bambino non sollecita il capezzolo sempre nello stesso punto. Qualunque sia la posizione scelta, la testa del neonato deve essere ben rivolta verso il seno, che va sorretto ‘a coppa’ e non schiacciandolo tra indice e medio. Le labbra devono essere ben aperte e girate in fuori come una ventosa. Buona parte dell’areola, deve essere nella bocca del bimbo. Se si avvertono schiocchi durante la poppata, il bebè sta ingurgitando aria e quindi non è ben attaccato.

È preferibile attaccare il bambino prima dal seno in cui la ragade è meno dolorosa, proprio perché all’inizio della poppata succhia con maggior voracità. Prima di attaccarlo, poi, è opportuno massaggiare il seno per qualche minuto, in modo da avviare il flusso di latte. Non va risciacquato il seno prima: l’acqua può seccare l’epidermide rendendola ancora più esposta.

E’ inutile rimandare la poppata (che deve durare massimo mezz’ora): il rischio è che, se non c’è un buon drenaggio del latte, si possano formare ingorghi mammari o mastiti e la produzione di latte potrebbe diminuire. Utile è la “ginnastica” preventiva per il capezzolo per renderlo più resistente ed elastico: rotazione, che ne favorisce l’estroflessione (ovvero il ripiegamento verso l’esterno) e stiramento.

Rimedi efficaci per le ragadi al seno sono di tipo fitoterapico; sono infatti reperibili in commercio oli vegetali che aiutano a prevenirne la formazione come quello di iperico o alle mandorle dolci, ma anche il gel a base di aloe. Tra una poppata e l’altra è possibile utilizzare una piccola porzione di lanolina, una crema molto oleosa e grassa da spargere su areola e capezzolo. Si possono anche effettuare dei lavaggi sul seno colpito dalle ragadi utilizzando la tintura madre di calendula dal potere lenitivo, disinfettante e cicatrizzante.

Ottimo prodotto per la cura delle ragadi al seno è la Dermopillina, la migliore crema a base di glicerina vegetale e propilene glicolico tra le più apprezzate in ambito dermocosmetico. Dermopillina riesce, grazie alla sua azione, a schiarire e quindi a rendere meno visibili cicatrici e segni della pelle.

Inoltre è l’ideale contro tutti quei fenomeni della pelle come eczemi ed eritemi in quanto la sua azione è efficace ma soprattutto rapida, infatti i primi risultati si vedranno già dopo pochi trattamenti. Gli ingredienti completamente naturali di cui si compone sono:

  • Glicerina vegetale, ottimo alleato per la pelle, contrasta anche la pelle più disidratata, dura e screpolata
  • Propilene glicolico, è tra gli umettanti più diffusi in ambito dermocosmetico

Dermopillina è considerata una crema innovativa proprio per la sua azione di efficacia e per la sua formula 100% naturale a base acquosa che rende la pelle morbidissima, infatti molte persone ne sono pienamente soddisfatte. Rispetto a tutti gli altri prodotti, questo non ha controindicazioni o effetti collaterali, essendo completamente naturale.

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Scritto da Stefania Maffeo
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