Durante la prima metà degli anni 60, in Spagna e in Germania si eseguono i primi interventi riferibili alla chirurgia refrattiva, mentre una decina di anni dopo sarà un medico di origini russe a tentare di correggere la miopia per mezzo di un bisturi con la punta di diamante.
Ma è dagli anni Ottanta in poi che questo tipo di chirurgia correttiva dei difetti visivi conosce uno sviluppo importante, con l’introduzione di strumenti quali il laser a eccimeri prima e di quello a femtosecondi poi, promuovendo tecniche diverse e personalizzabili.
Per correggere i difetti visivi utilizzando le tecniche migliori, è importante rivolgersi a professionisti altamente qualificati come, per esempio, il Dr Angelo Appiotti, che costituisce un vero e proprio punto di riferimento nell’ambito della chirurgia refrattiva.
ReLEx Smile: l’ultima frontiera della chirurgia refrattiva
La ReLEx Smile è una delle tecniche più innovative nel campo della chirurgia refrattiva. Il laser a femtosecondi che utilizza è in grado di generare impulsi nell’ordine del milionesimo di miliardesimo di secondo, una rapidità difficilmente immaginabile, ma che consente l’estrema precisione che caratterizza questo strumento.
E la rapidità si riflette anche nel procedimento stesso: il paziente riceve alcune gocce di anestetico (si operano sempre entrambi gli occhi nella stessa seduta), successivamente viene utilizzato il laser a femtolaser per creare un lenticolo corrispondente al difetto visivo miopico e/o astigmatico da eliminare. Attraverso una microincisione di 2-3 millimetri realizzata alla fine della creazione del lenticolo refrattivo, lo stesso verrà estratto completando così l’intervento. Il tutto dura non più di 30 secondi ad occhio.
Le altre tecniche impiegate per la correzione dei difetti visivi
La PRK è una tecnica che prevede la rimozione della superficie più esterna della cornea con una micro-spazzola. Successivamente interviene un laser a eccimeri che rimodella la cornea.
La FemtoLASIK è invece una tecnica che vede l’utilizzo di entrambi i laser: a femtosecondi e ad eccimeri. Invece di rimuovere lo strato superficiale della cornea, si crea uno sportello (flap) col laser a femtosecondi, successivamente si corregge il difetto refrattivo col laser ad eccimeri ed infine si riposiziona il flap al suo posto sopra una cornea rimodellata.
La tecnica Facorefrattiva, invece, si impiega particolarmente nei casi in cui vi siano difetti refrattivi elevati od in presenza di cataratta. In questo caso è il cristallino ad essere sostituito con uno artificiale biocompatibile, capace di correggere ogni difetto refrattivo.
L’impianto di lente fachica (ICL) si caratterizza per l’introduzione di una lente intraoculare al di sotto dell’iride e davanti al cristallino. Si adotta e preferisce questa tecnica rispetto al laser in tutti i casi di difetti refrattivi elevati con basso spessore corneale in soggetti giovani.
Presbiopia e ipermetropia, spesso presenti in soggetti oltre i 45 anni, vengono corrette in alcuni casi per mezzo del programma Supracor con tecnica femto laser, creando una multifocalitá capace di eliminare quasi completamente l’uso degli occhiali sia per lontano che per vicino.
Infine, tra le tecniche da valutare nell’ambito di una personalizzazione dell’intervento presbiopico, non si può non citare la Monovisione. Con questa tecnica l’occhio dominante sarà perfetto per la visione da lontano e l’adelfo per vicino.