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La consapevolezza dell’infertilità parte dalla relazione di coppia

Ecco come affrontare le conversazioni più difficili quando si intraprende la strada del concepimento.

La consapevolezza dell’infertilità parte dalla relazione di coppia e dal modo in cui essa viene gestita. Tuttavia, la verità è che i problemi di concepimento possono portare alla solitudine e all’isolamento anche se si ha una relazione seria. Solo perché il vostro partner può essere letteralmente la metà dell’equazione nel fare un bambino, non significa che sappia tutte le cose giuste da dire in un momento così vulnerabile, ma la comunicazione è un must per rimanere uniti durante il processo.

Quanto è importante la comunicazione per le coppie che hanno a che fare con problemi di fertilità?

La comunicazione è fondamentale in qualsiasi relazione, ma quando si tratta di infertilità avere una comunicazione diretta è incredibilmente utile. A volte il vostro partner è l’unica persona che può capire cosa state passando e spesso chi ha problemi di fertilità non si sente a proprio agio a parlarne con amici e familiari. Per questo motivo è necessario che i partner siano una squadra per discutere insieme dei problemi di fertilità, prima di tutto.

È anche molto importante assicurarsi che le coppie non attribuiscano mai il problema a una causa femminile o maschile (qualcosa che esemplifica la colpevolizzazione), poiché questo tipo di affermazioni non sono utili e possono isolare ulteriormente.

Come affrontare per la prima volta a una conversazione sull’infertilità?

Questa prima discussione può essere difficile, ma bisogna cercare di essere il più onesti possibile e non nascondere sentimenti o preoccupazioni. Innanzitutto, è importante valutare e dire se si pensa che ci sia un problema attuale. Da quanti mesi ci state provando? Vi preoccupa il fatto che i cicli mestruali non siano regolari? Ci si preoccupa della capacità di avere rapporti sessuali o del fatto che il partner abbia un’erezione o un’eiaculazione? Ci sono problemi legati alle scelte di vita che possono influire sulla fertilità? Questo tipo di domande può aiutarvi a identificare le preoccupazioni reciproche come punto di partenza e a concentrarvi sulla ricerca di una soluzione.

Quando è il momento di rivolgersi a uno specialista?

Le coppie che provano da più di un anno con rapporti sessuali non protetti dovrebbero consultare uno specialista della fertilità. Se la donna ha più di 35 anni, dovrebbe chiedere un consulto dopo sei mesi. Se la donna ha più di 40 anni, dovrebbe chiedere un consulto dopo tre mesi di tentativi.

Inoltre, se il partner maschile ha subito una precedente vasectomia, una storia di cancro ai testicoli, chemioterapia o radiazioni, potrebbe essere necessaria una valutazione più precoce. Se si riscontrano difficoltà di erezione o di eiaculazione, non si deve tardare a richiedere un consulto con uno specialista della fertilità o con un urologo.

Scritto da Stefania Netti
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