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Tappo mucoso abbondante, significato

Durante la gravidanza il corpo materno si modifica per accogliere l’embrione e tra i diversi cambiamenti tipici della gestazione c’è la formazione di un tappo mucoso sul collo dell’utero, vale a dire uno strato di muco molto denso che sigilla la cavità uterina per proteggere il feto da batteri e da corpi estranei che, penetrando nella sacca amniotica, possono risultare molto dannosi.

Di solito il tappo mucoso rimane attaccato alla cervice per gran parte della gravidanza, ma in prossimità del parto inizia a staccarsi pian piano, per favorire l’apertura del collo dell’utero e le perdite diventano sempre più copiose, man mano che ci si avvicina al termine della gestazione. Dapprima fuoriesce la parte più esterna, che è di colore bianco, poi viene fuori il muco che si trova nella parte più interna e che in genere presenta piccole striature di sangue marroncino o rosso vivo: ciò indica che l’inizio del travaglio è imminente.

Se le perdite di muco sono abbondanti prima delle 6 settimane dalla data prevista per il parto, è opportuno recarsi in ospedale per un controllo perché potrebbero essere il segnale di un parto pre-maturo oppure ci potrebbe essere qualche infezione in corso che, se non trattata in tempo, può essere nociva per il feto. Attenzione anche alla quantità di sangue presente nelle secrezioni, se ce n’è troppo allora è necessario richiedere un controllo medico, per scongiurare il rischio di aborto e l’insorgere di altre complicazioni.

Scritto da Antonietta Zazzara
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