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Rimedi per incontinenza urinaria dopo gravidanza

L’incontinenza urinaria, ovvero la fuoriuscita involontaria di urina, è uno dei disturbi più comuni riscontrati in circa un terzo delle donne dopo che hanno dato alla luce il loro bambino. Durante la gravidanza i muscoli del pavimento pelvico, cioè quelli che sostengono utero, intestino e vescica, possono indebolirsi a causa dell’effetto dei cambiamenti ormonali e del peso del feto che devono supportare. Con il parto sono sottoposti ad una maggiore pressione di allungamento, per cui si rilassano ulteriormente e molte neo-mamme si trovano a dover far fronte al problema delle perdite urinarie quando compiono dei semplici gesti come tossire, starnutire, ridere o sollevare una busta della spesa. I fattori che incidono maggiormente nell’insorgenza del disturbo sono l’età, il peso corporeo, l’inserimento del catatere nella vescica durante l’epidurale e un parto complicato che richiede uno sforzo eccessivo.

Le fuoriuscite di pipì possono essere limitate a poche gocce oppure più abbondanti, nel caso in cui sono minime non c’è da preoccuparsi perché dopo un po’ di tempo i muscoli pelvici tornano ad essere tonici e il problema scompare, basta semplicemente indossare un assorbente per assorbirle, ma se le perdite sono consistenti e si prolungano oltre le sei settimane dopo la nascita del bimbo e se soffrite di vescica iperattiva, che vi costringe ad andare in bagno più volte durante il giorno perché non riuscite a trattenervi, allora è necessario intervenire per rafforzare la muscolatura pelvica con esercizi specifici, che devono essere eseguiti 2 o 3 volte alla settimana per almeno 3 volte al giorno e per un periodo di 3 mesi. Ecco quali sono i rimedi e come svolgere gli esercizi:

  • ponetevi in piedi, sedute o sdraiate e contraete i muscoli dell’ano e della vagina, come se voleste spingerli verso dentro per 10 secondi e poi rilassatevi per altri 10 secondi prima di riprendere l’esercizio;
  • ripetete l’esercizio fino ad arrivare a circa 10-12 contrazioni, con la pausa tra una sequenza e l’altra;
  • non dovete assolutamente contrarre le natiche e i muscoli addominali e delle cosce durante l’allenamento, né trattenere il respiro, altrimenti risulta assolutamente inefficace;
  • eseguite queste contrazioni anche quando dovete sollevare un peso o prima di uno starnuto o di un colpo di tosse se riuscite;
  • mentre urinate trattenete il flusso per alcuni secondi e poi rilassate i muscoli e lasciate fuoriuscire il resto della pipì, ma non fatelo più di una volta alla settimana per non creare ulteriori problemi urinari;
  • se siete in sovrappeso cercate di tornare al peso forma con una dieta basata soprattutto sul consumo di frutta e verdura;
  • assumete fermenti lattici e seguite un’alimentazione sana ed equilibrata per evitare disturbi intestinali che possono acuire il problema d’incontinenza.

Qualora notiate che le perdite sono accompagnate da sintomi come bruciore a livello vescicale che si acutizza durante la minzione, dolori al basso ventre, urina di aspetto torbido e maleodorante, stimolo continuo ad urinare anche se la vescica non è piena, potrebbe trattarsi di un’infezione delle vie urinarie che provoca la fuoriuscita della pipì ed è necessario rivolgersi al medico che vi farà sottoporre a degli esami e prescriverà la terapia antibiotica giusta per debellarla.

Scritto da Antonietta Zazzara
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