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Pancia dura in gravidanza: i consigli utili

La pancia dura in gravidanza rappresenta un avvenimento frequente e può avvenire per differenti ragioni, la maggior parte delle quali fisiologiche.

La pancia dura in gravidanza è un avvenimento frequente e comune alla stragrande maggioranza delle donne incinte. Nella maggior parte dei casi, l’indurimento in questione corrisponde a una reazione completamente fisiologica e innocua ai molteplici cambiamenti, soprattutto ormonali, che intervengono nel corso di tutta la gestazione.

Le cause alla base di tale evento possono essere diverse sebbene normalmente si tratti di contrazioni. In altre circostanze, tuttavia, l’indurimento in questione può rappresentare un campanello d’allarme. Per tale ragione bisogna imparare a riconoscere e distinguere tutti i segnali che il nostro corpo ci invia per renderci conto di quando una situazione è fisiologica e quando invece necessita di un intervento medico.

Cause pancia dura

La pancia dura in gravidanza è un fenomeno che prevede la contrazione e tensione dei muscoli dell’utero o dell’addome. Questo causa inevitabilmente un indurimento di tutto il ventre. La sensazione di pancia dura può talvolta accompagnarsi a quella di pancia gonfia ma, in molti casi, si tratta invece di eventi separati. Inoltre, le cause alla base di tale problema possono differire a seconda della situazione e dello stadio della gestazione che si sta attraversando. La ragione più frequente che può provocare l’indurimento del ventre risiede nel fenomeno delle contrazioni. Approfondiremo tale argomento nel prossimo paragrafo, in modo da distinguere anche i vari tipi di contrazione che possono presentarsi e di definire con chiarezza quali sono allarmanti e quali invece possono essere considerati innocui.

Ma le contrazioni non costituiscono l’unica possibile causa della pancia dura in gravidanza. Infatti, questo avvenimento potrebbe essere altresì provocato da problemi di digestione e intestinali, tra cui i più diffusi risultano la stitichezza e la dissenteria. Infatti, la gravidanza aumenta la probabilità di soffrire di disturbi allo stomaco e all’intestino, nonché di mal di pancia. Tale tendenza appare particolarmente accentuata nelle donne che, anche al di fuori della gestazione, sono già predisposte a tali problematiche. Tuttavia, anche quelle persone che non soffrono normalmente di disturbi simili possono esserne afflitte nel corso della gravidanza, quando l’utero ingrossato e il nascituro in esso contenuto pesano sensibilmente sugli altri organi, inclusi quelli deputati al processo di digestione del cibo.

Movimenti bruschi

Infine, la pancia dura in gravidanza può manifestarsi in seguito ad un allenamento fisico o sportivo eccessivo o particolarmente intenso. Può essere infatti che anche la pancia sia stata coinvolta in movimenti bruschi, urti oppure che il feto sopporti malvolentieri un’attività sportiva sostenuta da parte della gestante. Anche al di fuori dell’attività sportiva, un indurimento della pancia può essere la conseguenza dello stress o più in generale della fatica. Infatti, è frequente avvertire questa sensazione al termine di una giornata particolarmente stancante, che sia dal punto di vista fisico oppure emotivo.

Nella categoria di indurimento della pancia rientrano solo quei fenomeni che prendono il ventre nella sua interezza. Quando, invece, a diventare duro è solo un suo punto specifico, probabilmente l’evento altro non è che l’immediata conseguenza di un movimento particolarmente deciso del nascituro nell’utero. Questi, infatti, potrebbe piantare una parte del corpo sulle pareti.

Quando comincia

L’organismo di una donna incinta subisce continui mutamenti sin dalle prime settimane. La pancia cambia continuamente forma, volume e dimensione e inoltre intervengono ulteriore mutamenti, soprattutto di tipo ormonale. Proprio per tale ragione, non esiste uno stato specifico durante il quale può presentarsi la pancia dura in gravidanza. Si tratta, al contrario, di un fenomeno che può interessare il ventre della gestante durante tutti i nove mesi, sebbene con modalità diverse. Proprio a tal proposito, dobbiamo introdurre l’argomento delle contrazioni le quali sono, in gran parte dei casi, alla base dell’indurimento del ventre. Le contrazioni vengono avvertite come crampi che, partendo dal fondo dell’utero, si diffondo verso il basse fino al pube con intensità decrescente. Si tratta di una reazione fisiologica dei muscoli dell’utero a determinate sollecitazioni. Esse avvengono, pur con intensità, frequenza e modalità diverse, per tutti i nove mesi dal concepimento al parto. Vediamo come distinguerle.

Sin dalle prima settimane, e nel corso di tutto il primo trimestre, è possibile e frequente avvertire delle piccole contrazioni, simili ai crampi mestruali classici. Nelle primissime settimane, la causa alla base dell’evento può essere l’impianto dell’embrione nell’utero, che può causare altresì alcune perdite ematiche di piccola entità. In seguito, invece, l’origine del fenomeno è lo stimolo dell’ossitocina, un ormone delle emozioni positive. Questo ormone, infatti, incrementa la concentrazione degli ioni di calcio, che a loro volta attivano actina e miosina. Queste ultime, infine, provocano un accorciamento delle fibre muscolari dell’utero che fa partire la contrazione.

Secondo trimestre

Dal secondo trimestre, la pancia dura in gravidanza inizia a diventare un fenomeno più frequente, così come le contrazioni che la provocano. Queste ultime, comunque, si presentano ancora con frequenza sporadica e intensità poco dolorosa. Sono dovute a un allenamento dell’utero, il quale si modifica per adattarsi ai bisogni del nascituro e inizia già a prepararsi per il futuro parto.

Nel terzo trimestre, infine, le contrazioni diventano ancora più frequenti ma, eccettuate quelle proprie del travaglio, esse restano irregolari e piuttosto occasionali. La cause che le provocano possono essere differenti: progressivo ingrossamento dell’utero, disturbi intestinali o anche movimenti del feto, come calcetti o capriole. Il feto, infatti, inizia a stare stretto nel sacco amniotico e cerca un maggiore spazio.

I suoi movimenti, durante il terzo trimestre, e in particolare a partire dalla trentasettesima settimana, diventano più frequenti, decisi e chiaramente percepibili. Avvengono in particolar modo quando la madre si rilassa, distendendosi o comunque cambiando posizione. Il feto reagisce mutando posizione a sua volta e tale evento può dare origine a un particolare tipo di contrazioni, dette di Braxton Hicks.

Contrazioni travaglio

Tutte le eventualità enunciate sopra devono essere distinte da quella della pancia dura in gravidanza dovuta alle contrazioni da travaglio. Queste ultime, le contrazioni vere e proprie, si dividono a loro volta in due categorie. Esistono le contrazioni preparatorie, che possono avvenire nelle ultime settimane di gravidanza. Esse hanno la funzione di preparare al parto, favorendo la dilatazione delle cervice, ma possono presentarsi anche a giorni di distanza l’una dell’altra e a settimane dal momento del parto.

Le contrazioni propriamente dette, invece, annunciano l’inizio del travaglio. Sono facilmente distinguibili dalle altre contrazioni che si possono avvertire in gravidanza per una serie di caratteristiche. Innanzitutto, risultano maggiormente dolorose. Inoltre, mentre le altre sono sporadiche e tendono a distanziarsi, le contrazioni da travaglio sono regolari e diventano, con il passare delle ore, sempre più intense e ravvicinate. Quando tra una contrazione e la successiva inizia a trascorrere un lasso di tempo minore o uguale a dieci minuti, è giunto il momento di recarsi in ospedale se non ci si trova già, poiché significa che il travaglio è cominciato a tutti gli effetti e che il parto può essere imminente.

Rimedi

Le contrazioni e la pancia dura in gravidanza che ne segue risultano, come ampiamente illustrato in precedenza, innocue nella maggior parte dei casi. Tuttavia, in altri circostanze l’indurimento potrebbe rivelarsi problematico o, comunque, causare disagi. Come possiamo gestirli? Anche in questo caso, tutto dipende dalle causa che ne sono alla base. Nel caso di indurimento localizzato, che non prende tutto il ventre, il motivo è, come abbiamo detto, un movimento particolarmente deciso del nascituro.

Basterà dunque effettuare un massaggio delicato e leggero sulla parte interessata per risolvere l’indurimento e conferire sollievo a quel punto. Anche nei casi in cui la causa è un’attività sportiva eccessiva oppure una fonte di stanchezza e stress, la risposta è piuttosto intuitiva. Nel primo caso, occorrerà sospendere lo sport in questione sino alla fine della gravidanza, o comunque adattarlo alle nuove esigenze fisiologiche. Queste misure devono sempre essere adottate chiedendo consiglio al medico che segue la gestazione. Nel caso in cui invece l’indurimento sia provocato da stress o stanchezza, il rimedio migliore è quello di concedersi delle pause e di riposare di più.

Infine, come dicevamo, la pancia può diventare dura come riflesso di problemi intestinali e di digestione, provocati dallo stato di gravidanza oppure indipendenti dalla stessa. In questo caso, occorrerà rivolgersi al medico per un consiglio su come comportarsi, e in ogni caso è sempre sconsigliato assumere farmaci. Come indicazione generale, invece, vale sempre quella di seguire un regime alimentare sano. Bisognerebbe privilegiare i cibi leggeri, facilmente digeribili e ricchi di fibre, come frutta e verdura. Inoltre occorre bere molta acqua ed evitare al contrario caffè, tè, bibite gassate e cioccolato, poiché potrebbero causare tensioni muscolari.

Consigli

Vogliamo concludere questa piccola guida offrendovi qualche consiglio su come gestire al meglio il fenomeno della pancia dura in gravidanza. Tutto ciò che è in vostro potere, in realtà, è il fatto di adottare alcuni accorgimenti, nell’ultimo trimestre, per evitare che le contrazioni si presentino troppo presto. Innanzitutto, non sottovalutate il ruolo cruciale del riposo e, inoltre, evitate di compiere sforzi eccessivi. A ogni sforzo compiuto, infatti, l’utero riceve una sollecitazione e si contrae, indurendo il ventre. Inoltre, controllate lo stress e gli stati emotivi intensi. Questi, infatti, tendono ad affaticare un organismo già provato dal peso delle ultime settimane di gravidanza. Concedetevi molto riposo e, se lo trovate utile, praticate alcuni esercizi di rilassamento durante la giornata.

Scritto da marafallini
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