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Crescere i figli in città: i vantaggi e gli svantaggi

Crescere i propri figli in città ha degli aspetti positivi e negativi, riferiti alla salute fisica, psicologica e al benessere.

I cambiamenti climatici e ambientali, la digitalizzazione e le evoluzioni del mondo tecnologico portano con sé una serie di domande sulla salute e il benessere di ogni individuo. L’attenzione è puntata su una questione: crescere i propri figli in città, i pro e i contro. L’essere umano subisce cambiamenti e trasformazioni che non sempre sono positivi.

Crescere i figli in città

Crescere i figli in città ha dei pro e dei contro. La sensibilizzazione sulla salvaguardia della natura e sullo stile di vita da condurre porta a un’inevitabile domanda: la città può essere un valido luogo per poter crescere i propri figli? Per rispondere, è importante conoscere il concetto di crescita.

Il termine implica una serie di realtà che non riguardano solo l’aspetto fisico di un individuo, ma anche quello legato alla personalità e ai rapporti sociali. La crescita di un bambino lo porterà in un lungo percorso fatto di cambiamenti. La sua capacità di affrontarli e di adattarsi alle diverse realtà è ciò che si determina durante i primi anni di vita.

Le città rispecchiano la cultura, la tecnologia e lo sviluppo scientifico che l’uomo studia nei secoli di storia. Ma se da un lato si potrebbe pensare che un agglomerato urbano possa essere il luogo più adatto per la crescita, negli ultimi anni sono nati nuovi punti di vista che sottolineano gli aspetti negativi di una città.

Crescere i figli in città: i vantaggi

In primo luogo si deve considerare l’aspetto dei servizi, da quelli educativi all’ambito culturale, dal sistema ospedaliero agli aspetti logistici. Quando si ha un bambino in fase di crescita può essere molto vantaggioso avere un medico vicino casa, una farmacia e la scuola raggiungibile a piedi. Inoltre anche le realtà più pratiche, come comprare un vestito o delle scarpe, il materiale scolastico o un giocattolo, sono nettamente più semplici.

A questo, si deve aggiungere che una città è un luogo pieno di stimoli culturali, sociali e sportivi. All’interno di un complesso urbano, bastano pochi minuti per accompagnare il proprio figlio a giocare da un amico o a praticare un’attività sportiva che contribuisca alla sua crescita. Infine, in città, vi è sempre qualcosa che può stimolare il proprio figlio durante la giornata: dal cinema ai pub, dai negozi agli eventi.

Crescere i figli in città: gli svantaggi

Se si osserva la vita quotidiana di una famiglia e dei propri figli in città, si possono anche rivelare degli svantaggi. Il ritmo di vita scandito dalla tecnologia è frenetico e iperstimolante, che come hanno dimostrato le ultime ricerche, spesso porta anche a conseguenze sulla psiche di un ragazzo.

Il paesaggio è fatto di cemento, in cui gli orizzonti sono i palazzi, portando i nostri figli ad allontanarsi dalla natura, crescendo senza la capacità di rispettarla e salvaguardarla. Inoltre si deve considerare gli effetti dello smog, dell’inquinamento dell’aria, e di quello acustico. Sono aspetti che influenzano la salute dei nostri figli.

Infine, va osservata la pericolosità delle città: in un’economia altalenante, la criminalità è in aumento e mantenere al sicuro i figli non sempre è semplice.

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