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Iperidrosi e bambini: cause e rimedi

L'iperidrosi è una malattia che colpisce molti bambini e a cui alcuni genitori non conoscono rimedi: a seconda della gravità della situazione, ci sono più alternative.

L’iperidrosi è una condizione patologica delle ghiandole sudoripare che necessita delle giuste attenzioni per essere tenuta a bada. La problematica va affrontata con senso di responsabilità ed in maniera seria, anche perché può interessare persone di qualsiasi età, soprattutto i bambini. Fin da quando comincia a manifestarsi, infatti, l’iperidrosi si rivela un problema importante da risolvere con le dovute cure, accortezze e attenzioni del caso. Così, la natura di alcune indagini preliminari, il monitoraggio della sudorazione, le cause scatenanti tale condizione, eventuali terapie mediche e farmacologiche e rimedi possono far giungere chi ne è affetto ad una risoluzione spontanea e facilitata del problema.

Iperidrosi infantile: come curare questa patologia

Prima di definire come soggetti ad iperidrosi alcuni individui in età prescolare, è opportuno eseguire delle indagini che vadano ad escludere la concomitanza di altre problematiche che interagiscono in qualche modo con l’organismo di ognuno di loro. Nella fattispecie, scoprire di essere affetti da tale condizione è assai semplice e clinicamente dimostrabile attraverso indagini semplici da portare a compimento.

Tuttavia, per ottenere una maggiore consapevolezza di essere affetti da iperidrosi, scoprire quale siano le possibili cause e gli effetti scatenanti la condizione, la medicina ha compiuto notevoli progressi, consigliando alle persone interessate di eseguire importanti test clinici: il paper test e il test di minor sono degli esempi lampanti di alcune forme d’indagine indispensabili da eseguire per avere una diagnosi certa.

Il primo è un test volto a verificare la quantità di sudore presente sull’epidermide dell’individuo tramite l’applicazione di un campione di carta assorbente per cinque minuti. Il test di minor prende, invece, in considerazione l’applicazione di iodio e polvere di amido sulla zona direttamente interessata da eccessiva sudorazione. Nel caso in cui la porzione di pelle dove è stata precedentemente applicata la soluzione cambi colore in modo incontrollato, si può essere certi di essere interessati dalla condizione.

Il monitoraggio della sudorazione e la gestione dello stress

Unitamente all’ausilio delle nuove tecnologie, i bambini affetti da iperidrosi possono sottoporsi a graduali interventi di monitoraggio della sudorazione. Anche se la condizione interessa soprattutto il palmo della mano, i piedi, le ascelle e la fronte (iperidrosi localizzata), una iperattività delle ghiandole sudoripare può interessare anche altri parti del corpo, portando il soggetto interessato a subire in maniera negativa gli effetti del sudore eccessivo sulla propria pelle.

Possono scaturire nel tempo problemi legati ad ansia, attacchi di panico e umore instabile dovuti principalmente ad una cattiva gestione dello stress. La cosiddetta iperidrosi generalizzata può essere, in questo caso, come un’evoluzione importante della patologia che arreca disturbi da non sottovalutare.

Cure, terapie e rimedi utili per alleviare i sintomi

Alla luce delle ultime scoperte in campo scientifico, la medicina si dice entusiasta di aver rintracciato tra quelle disponibili al momento le cure maggiormente adatte ad alleviare i sintomi, fin dai primi giorni di trattamento. Una volta esclusa la presenza di un’eventuale iperidrosi secondaria (dovuta cioè ad una concomitanza di altre condizioni patologiche), un esperto del settore può prescrivere al bambino alcune sedute di trattamenti specifici, rigorosamente studiate per venire incontro alle esigenze di chi è affetto dal disturbo in maniera severa.

Una terapia medica a base di antiadrenergici, antidepressivi e iniezioni di tossina botulinica rappresenta il modo più congeniale per affrontare la problematica in maniera consapevole. La tossina botulinica (che a contatto con la pelle limita la smisurata attività endocrina delle ghiandole sudoripare) ha un effetto reale, dimostrato da fondamenti scientifici, secondo i quali il soggetto interessato può alleviare i sintomi della condizione per un lasso temporale che parte dai 6 fino ad arrivare agli 11 mesi.

Nei casi più gravi, infine, si ricorre alla chirurgia: simpaticectomia percutanea e simpaticectomia toracoscopica possono essere un reale antidoto per sconfiggere dall’interno le cause del problema.

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