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Vaccino trivalente: cos’è e quali sono gli effetti collaterali

Il vaccino trivalente nasce per contrastare in un'unica soluzione il morbillo, la parotite e la rosolia: vediamo insieme quali possono essere gli effetti collaterali.

Il vaccino è il modo migliore che i genitori hanno per proteggere i propri figli da malattie potenzialmente molto gravi, tra cui il morbillo, la parotite e la rosolia. Per prevenire il manifestarsi di queste tre malattie infettive esiste il vaccino trivalente, il quale però può provocare alcuni effetti collaterali.

Vaccino trivalente: che cosa è

Il vaccino trivalente è nato per contrastare il morbillo, la parotite e la rosolia e viene indicato con la sigla MPR. Esso nasce con la funzione di prevenire nel soggetto il profilarsi di tali infezioni, in quanto di queste si può morire e non solo.
I dati e la ricerca medica dimostrano che, nonostante si stia parlando di malattie legate all’infanzia, in alcuni soggetti il loro profilarsi può essere letale o incentivare il manifestarsi di deficit, handicap e patologie correlate.
I progressi della scienza sono stati tali e fruttuosi al punto da creare un vaccino unico per tre malattie, vaccino sul quale si è discusso negli ultimi tempi in merito agli effetti collaterali dello stesso. La discussione è stata tale al punto che alcuni genitori hanno deciso di non sottoporre i propri bambini alla vaccinazione.

Vaccino trivalente: composizione

Il vaccino trivalente è il frutto di uno studio approfondito, tramite il quale si è giunti a usare gli stessi componenti del virus per combattere l’insorgere delle malattie che si cerca di contrastare. In termini semplici viene iniettata al paziente una soluzione liquida di “virus viventi attenuati” delle tre tipologie. Lo scopo del vaccino è quello di di azionare una risposta di difesa del sistema immunitario. Iniettare il virus per contrastare il virus risulta un paradosso della scienza. In alcuni casi ha funzionato senza problemi, mentre in altri ha generato effetti collaterali di più o meno gravità. Come ogni farmaco, anche il vaccino trivalente ha dei pro e dei contro, che vanno bilanciati e valutati caso per caso, in corrispondenza del singolo soggetto e di eventuali patologie preesistenti.

Vaccino trivalente: gli effetti collaterali

Il vaccino trivalente può causare effetti collaterali più o meno gravi, a seconda del soggetto.

Gli effetti collaterali di lieve entità

Il vaccino trivalente può generare effetti collaterali di lieve entità. Nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni cutanee lievi, come rossori e gonfiori, trattabili in poche sedute. Altro sintomo frequente è la febbre, dai decimi a temperature più alte per uno o più giorni, nonché encefalite, nausee, problemi di natura gastro-intestinali. Possono, inoltre, manifestarsi tosse, raffreddore o problemi respiratori, tutti fenomeni guaribili in pochi giorni e sicuramente non tali da incidere in maniera drastica sulla salute del soggetto.

Gli effetti collaterali di grave entità

Esistono degli effetti collaterali di grave entità connessi al vaccino trivalente. Seppur non frequentissimi, essi sono tali da causare deficit motori e handicap, quali sordità o cecità, fino a divenire letali. In alcuni soggetti affetti da patologie cardiocircolatorie o respiratorie, il vaccino può incentivarle facendole divenire addirittura letali. Ragione per cui, tra le indicazioni terapeutiche, è assolutamente vietato somministrare il vaccino trivalente nelle donne in gestazione o nei soggetti con grave immunodeficienza.

Autismo: effetto collaterale?

L’autismo è una malattia introspettiva che porta chi ne è affetto a vivere in un mondo tutto suo e avere un falso contatto con la realtà esterna. L’argomento che ha scatenato e smosso gli animi in merito alla vaccinazione trivalente è il suo rapporto con l’autismo. Alcuni medici hanno evidenziato un nesso eziologico tra la somministrazione del vaccino e il manifestarsi dell’autismo nel bambino. L’argomento che ha visto divise più fazioni di pro e contro si è basato su una ricerca scientifica per la quale si è evidenziato che molti bambini vaccinati contro il morbillo erano divenuti autistici. Lo studio ha ricevuto numerose critiche, non è verificabile o attendibile, in quanto i dati su cui si basa la ricerca sono di lieve entità.

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