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In quanto tempo crescono le piante limone

I benefici del limone sulla salute sono ormai noti da tempo, ha proprietà terapeutiche per le infezioni della gola e delle vie urinarie, per i problemi di digestione e di stipsi e, tra gli altri effetti positivi, è un valido aiuto per la cura della pelle e dei capelli. Chi ha la fortuna di possedere un giardino potrebbe coltivare un albero di limone, per avere sempre frutti freschi a portata di mano e chi invece non possiede nessun giardino può eseguire una coltivazione in vaso, sicuramente ottiene meno frutti rispetto all’albero, ma il procedimento è più veloce.

Se si opta per la coltivazione dell’albero, bisogna avere molta pazienza, perché per veder comparire i frutti ci vuole parecchio tempo e per i primi anni il vostro alberello ha pressoché una funzione ornamentale. Un albero che cresce in condizioni sane, inizia a produrre i limoni dal terzo anno in poi, poiché in questo arco di tempo riesce a sviluppare delle radici abbastanza solide e ad avere un numero di foglie sufficiente per la produzione della fotosintesi e, di conseguenza, per la crescita dei frutti. Il benessere dell’albero molto dipende dal tipo di suolo in cui cresce, per avere dei prodotti succosi è necessario che questo abbia un ph piuttosto acido, con valori compresi tra 5,5 e 6,5. Per controllare il ph del terreno esistono degli appositi termometri e per far sì che la pianta cresca sempre in salute ha bisogno di periodiche concimazioni.

Quando l’albero inizia a fruttificare, produce costantemente limoni ogni anno, in condizioni climatiche e pedologiche ideali. In base al tipo di frutto, variano i periodi di maturazione e di raccolta: i limoni di forma ovale raggiungono la massima maturità in inverno e quindi con un clima freddo, mentre quelli rotondi maturano maggiormente nella stagione estiva e in autunno. Affinché l’albero sia sempre prolifico è importante che il suolo venga irrigato in maniera costante e periodica, perché l’acqua nutre le radici e le rende solide. Anche l’esposizione al sole è un fattore fondamentale, la luce solare conferisce alla pianta l’energia necessaria per la fotosintesi e per la proliferazione dei frutti, per questo motivo è meglio evitare di piantarla vicino ad un capannone o ad un edificio di altezza elevata poiché potrebbero essere da ostacolo all’esposizione ai raggi del sole e si rischierebbe di avere un albero sterile.

In alternativa c’è la coltivazione della pianta in vaso, mediante interramento di un seme in un vaso con diametro di almeno 30 centimetri. Se il terreno è ricco di sostanze nutritive e se viene costantemente annaffiato, la germogliazione avviene in un tempo che va dalle 4 alle 6 settimane, quando la pianticella raggiunge i 15 o 20 centimetri di altezza, bisogna rinvasarla in un recipiente di 70 o 80 centimetri di diametro e per far sì che in pochi mesi inizi a produrre i suoi frutti è necessario che venga posta in una zona esterna esposta al sole, per esempio sul balcone e che d’inverno sia al riparo dal freddo e coperta con un telo protettivo.

Scritto da Antonietta Zazzara
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