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Eruzioni cutanee improvvise nei bambini: le cause più comuni

Eruzioni cutanee improvvise nei bambini: qual è il loro significato e quali sono le cause più comuni.

La pelle dei bambini, sottile e delicata, si irrita più facilmente rispetto a quella degli adulti. Infatti, la sua struttura non presenta ancora tutte le funzionalità indispensabili per una corretta azione protettiva. Molto spesso, quindi, capita che la pelle del bambino presenti delle bollicine, delle macchie rosse o altre manifestazioni anomale. Eruzioni cutanee improvvise nei bambini, da cosa dipendono? Scopriamolo insieme.

Eruzioni cutanee improvvise nei bambini

Un’eruzione cutanea è un cambiamento anomalo della struttura o del colore della pelle. Tra le cause note vanno sicuramente menzionate irritazioni e infezioni batteriche, micotiche o virali. I sintomi includono rossore, squame bianche o gialle, prurito e foruncoli perlacei, ponfi o cisti. Spesso, inoltre questi puntini sono accompagnati da febbre o mal di gola e possono essere difficili da differenziare.

Nei lattanti e nei bambini piccoli non sono solitamente gravi e possono dipendere da varie cause. Alcune delle cause comuni nei lattanti e nei bambini piccoli sono: dermatite da pannolino, dermatite seborroica, dermatite atopica, eruzioni cutanee causate da infezioni virali. Da non dimenticare, poi, il ruolo che svolgono le malattie esantematiche, chiamate così proprio perché provocano un esantema sulla pelle sotto forma di macchioline rosse, pustole o vescicole durante il corso della malattia.

Quando compare un’eruzione cutanea ci sono alcuni campanelli d’allarme a cui i genitori devono assolutamente prestare attenzione. In particolare, è il caso di chiamare urgentemente il pronto soccorso se il bambino fa fatica a respirare o a deglutire, oppure se la lingua è gonfia, se il bimbo ha meno di un mese e nel corpo sono presenti delle piccole bolle, o se il bambino ha uno sfogo cutaneo color porpora simile a un livido.

Eruzioni cutanee improvvise nei bambini: scopriamo le cause più comuni.

Morbillo

Il morbillo è una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita. Nel caso del morbillo l’eruzione cutanea è preceduta da febbre anche molto alta, mal di testa, malessere, tosse, ma anche da macchie e bollicine all’interno della bocca all’altezza dei molari inferiori. Dopo circa 3-5 giorni con questi sintomi si presenta l’esantema con le classiche “bolle da morbillo” che parte dal collo e dal viso e si estende su tutto il corpo. Le bolle, in rilievo, permangono per un paio di giorni e poi iniziano a impallidire. Il morbillo dura tra i 10 e i 20 giorni.

Rosolia

La rosolia è una malattia infettiva acuta esantematica, che si manifesta con un’eruzione cutanea simile a quelle del morbillo o della scarlattina. Generalmente è una malattia lieve ma diventa pericolosa se contratta durante la gravidanza perché può portare ad aborto spontaneo, morte intrauterina del feto, o gravi anomalie congenite. Il periodo di incubazione della rosolia dura da 12 a 23 giorni, in media 18 giorni. I sintomi più comuni della rosolia sono febbre lieve, malessere, lieve congiuntivite, esantema maculopapulare, ingrossamento dei linfonodi.

Scarlattina

La scarlattina è una malattia esantematica contagiosa, che si trasmette per via aerea con le goccioline di saliva da un bambino malato o portatore. Solitamente colpisce i bambini dopo il secondo anno di vita e non compare mai prima del sesto mese di vita. L’incubazione della scarlattina è breve (2-5 giorni). La comparsa è improvvisa con febbre alta spesso accompagnata da brividi, nausea, vomito, mal di testa. Dopo poche ore, compare l’esantema. Inizialmente si manifesta inizialmente nella zona dell’inguine e delle ascelle per diffondersi poi rapidamente al tronco, alle braccia e alle gambe. Inoltre, è caratterizzato dalla comparsa di minuscole macchioline lievemente rilevate, di un colorito rosso acceso, che tendono a confluire tra loro conferendo alla pelle un colorito uniformemente arrossato. L’esantema dura 3-4 giorni, poi impallidisce, la febbre scompare e subentra una desquamazione della pelle a lamelle, soprattutto ai palmi delle mani e dei piedi, che dura 10-20 giorni.

Varicella

La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa che nella maggioranza dei casi colpisce i bambini tra i 5 e i 10 anni. Dopo un’incubazione di 2 o 3 settimane, la malattia esordisce con un esantema cutaneo (o rash), febbre non elevata e lievi sintomi generali come malessere e mal di testa. Per 3-4 giorni, piccole papule rosa pruriginose compaiono su testa, tronco, viso e arti, a ondate successive. Le papule evolvono in vescicole, poi in pustole e infine in croste granulari, destinate a cadere.

Scritto da Francesca Belcastro
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