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A chi toccano le faccende domestiche e perché si litiga

In una coppia spesso si litiga più per le faccende domestiche che per i soldi, perché non vengono divise in modo equo. Ma come risolvere il problema?

Una delle principali fonti di litigio all’interno di una coppia è la ripartizione delle faccende domestiche: spesso si discute più per dividersi le mansioni che per i soldi. Questo dipende dal fatto che, secondo moltissimi studi, a occuparsi della casa sono soprattutto le donne, anche quando lavorano.

Condividere le responsabilità domestiche, però, contribuisce a migliorare il proprio rapporto coniugale e a creare un clima migliore in casa. Gli stessi studi, infatti, dimostrano che a trarre beneficio dalla distribuzione equa dei lavori sono sia le donne, che si sentono più soddisfatte della loro relazione, sia gli uomini, perché le donne provano maggiore attrazione per i partner che fanno la loro parte.

Faccende domestiche: come si dividono in una coppia?

Avere una relazione presuppone anche essere in grado di gestire la casa – ciò significa tenere la contabilità, occuparsi della manutenzione, fare la spesa, pulire, cucinare, prendersi cura dei figli, e altro ancora. Quando tutti gli aspetti pratici funzionano senza intoppi, c’è più pace e armonia. Se invece la casa è in disordine, o non ci sono vestiti puliti da indossare, o piove forte e il tetto perde perché non è stato ancora riparato… Allora arriva la frustrazione, l’incomprensione e si finisce per litigare. Come occuparsi quindi delle faccende domestiche in modo equo?

Innanzitutto, potrebbe trattarsi addirittura di una questione di principio: a volte, infatti, il problema della divisione dei compiti non è nemmeno noto alla propria controparte. A dimostrarlo è un sondaggio americano, in occasione del quale è stato chiesto a delle donne e ai rispettivi compagni se le faccende domestiche fossero svolte da una sola persona o fossero condivise. I risultati sono eloquenti: il 74 per cento degli uomini ha dichiarato che le faccende domestiche fossero condivise, e il restante 26 per cento che se ne occupasse una sola persona. In tutta risposta, il 51 per cento delle donne ha parlato di divisione dei compiti, mentre il 49 per cento ha ammesso di fare tutto da sola.

Non è un aiuto, ma una responsabilità

L’errore più grande che potreste commettere quando cercate di dividervi i compiti è farlo passare come una richiesta di aiuto. Chiedere aiuto, infatti, implica che la responsabilità delle faccende di casa sia esclusivamente vostra. In realtà, si tratta di responsabilità condivise, e ripartirle è fondamentale per una convivenza felice. Di conseguenza, è importante confrontarvi con il vostro partner con serenità e onestà, in modo da avere ben chiare le priorità riguardo la casa e confessare magari le mansioni che ognuno di voi odia assolutamente fare. Solamente venendovi incontro riuscirete a trovare il giusto compromesso per sbrigare le faccende domestiche nel modo più rapido – e indolore – possibile!

Scritto da Alice Sacchi
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