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Teenager lavoratori

Non si tratta di un’utopia: per molti datori di lavoro l’assunzione di adolescenti è qualcosa di normale. Eppure, l’Administration Occupational USA regola da vicino ciò che i lavoratori adolescenti possono e non possono fare, a partire dall’età.

Se infatti è inferiore ai 14 anni si limita il tipo di lavoro al baby sitter, consegna di giornali, recitazione, raccolta di verde. Infatti a 13 anni un bambino può lavorare per qualcun altro se si tratta di lavori agricoli, ma ovviamente se il genitore sta lavorando presso la stessa azienda o ha dato un permesso scritto.

I ragazzi che hanno compioto almeno 14 anni di età possono lavorare in stabilimenti al dettaglio e ristoranti, svolgere del lavoro all’aperto che non richieda attrezzature motorizzate, come ad esempio un tosaerba. Molto interessante la condizione di passare un test propedeutico che permette a un 15enne di lavorare come bagnino a condizione di non lavorare durante l’orario scolastico.

Gli adolescenti che invece hanno 16 e 17 anni possono svolgere qualsiasi mansione che il Ministero del lavoro non ritenga pericoloso. L’organizzazione limita i datori di lavoro, che devono riconoscere i limiti dei giovani lavoratori a causa della loro età e prendersi giustamente cura di programmare la loro giornata in modo appropriato. Anche le autorità di vigilanza sono chiamate in causa, infatti queste dovrebbero assicurarsi che i ragazzi comprendano i pericoli e le responsabilità sul luogo di lavoro, unitamente al riconoscimento di tutte le aree potenzialmente non sicure per gli adolescenti.

Scritto da Laura Maisano
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