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Si può scegliere il sesso del bambino?

Il metodo Shettles

Ellen Durston, una reporter del giornale di Chicago, ha sempre voluto che il primo figlio fosse una femmina. Così, quando lei e suo marito hanno deciso di concepire, ha cominciato a ricercare metodi per migliorare le probabilità di avere una femmina.
Si è imbattuta in una tecnica di 30 anni fa del ricercatore di ostetricia Landrum Shettles. Dopo aver seguito il suo consiglio, rimase incinta di Zoe, ora 2 anni. Al posto di una femmina sarebbe stato un maschio se la coppia avesse lasciato al caso? Molto probabilmente, secondo i calcoli di Ellen Durston che è sempre più convita di aver avuto una femmina per merito del metodo Shettles.

Teorie e metodi antichi

Uno dei metodi dei nostri nonni è quello di orientare il letto coniugale verso sud per avere un maschio o di mettere un cucchiaio di legno sotto il letto per avere una femmina. Anche se siamo in un’era scientifica, teorie e metodi antichi abbondano.
Di tutti loro, il Metodo Shettles ha il più grande seguito. Il suo presupposto è relativamente semplice. Il cromosoma Y (quello che si trasforma in un maschio se fertilizza un uovo) è più piccolo, più leggero e più veloce del cromosoma X (o femmina). Secondo Shettles, autore di How to Choose the Sex of Your Baby (Come scegliere il sesso del tuo bambino), significa che, le cellule dello sperma maschile si spostano attraverso il tratto riproduttivo della donna più velocemente delle cellule femminili. Inoltre, uno spermatozoo X può resistere a un ambiente più acido, mentre uno Y è più probabile che sopravviva in ambiente alcalino.
Per provare a concepire un maschio, si dovrebbe conoscere preventivamente la propria ovulazione per determinare il giorno più fertile. Il concepimento deve avvenire in prossimità di quel giorno, questo perché si parte dal concetto che i portatori del cromosoma Y siano più veloci a raggiungere la cellula uovo. La teoria vorrebbe anche che il raggiungimento del massimo piacere femminile favorirebbe il concepimento di un maschio, in quanto renderebbe l’ambiente più alcalino.
Per provare a concepire una femmina, la coppia dovrebbe cercare di avere rapporti sessuali, mese dopo mese, da 5 a 3 giorni prima dell’ovulazione, sfruttando la resistenza delle cellule sessuali portatrici del cromosoma X. Inoltre, consiglia di utilizzare la posizione del missionario (per fare in modo che lo sperma penetri meno profondamente per esporlo alle secrezioni acide della vagina); e a ritardare l’orgasmo femminile fino a dopo l’eiaculazione maschile.
Buie, una ex infermiera, sostiene che il Metodo Shettles ha un tasso di successo del 75%. Ci sono tuttavia poche ricerche che confermano le sue asserzioni.

La scommessa finale

Queste teorie contrastanti sembrano confondere. Inoltre, non c’è prova che funzionino meglio rispetto al metodo del cucchiaio di legno. Uno dei pochi studi affidabili sull’argomento, pubblicato nel The New England Journal of Medicine, trova alcune correlazioni tra genere e tempi del rapporto sessuale.
I metodi fai da te sono considerati come innocui divertimenti belli da provare. “Nella concezione, il sesso è sempre un gioco d’azzardo,” osserva il Dr. Copel, “e si deve essere disposti ad accettare qualunque cosa si ottiene.”

Malattie genetiche

Per le coppie con storie familiari di malattie genetiche, la selezione del sesso è più un imperativo che una preferenza. Circa 500 malattie gravi, tra cui emofilia e distrofia muscolare di Duchenne, si sviluppano solo nei maschi (anche se le femmine possono essere portatrici). Sempre più coppie a rischio usano la tecnologia per evitare di avere un maschio, dicono gli esperti.
Un metodo, chiamato MicroSort è disponibile presso la genetica e l’Istituto di fecondazione in vitro in Fairfax, Virginia, separa la X e Y dello sperma, quindi utilizza il tipo desiderato per fecondare l’ovulo in vitro o attraverso l’inseminazione artificiale. L’Istituto vanta un tasso di successo del 91% con le femmine e un tasso del 74% con i maschi. MicroSort, attualmente negli studi clinici FDA, offre i propri servizi a coppie sposate interessate a bilanciare il nucleo familiare e alle famiglie con malattie genetiche.

Tutti i contenuti di questo articolo, sono solo a scopo informativo e non devono essere considerati piano di diagnosi o trattamento specifico per ogni situazione individuale. Le informazioni ivi contenute non creano un rapporto medico-paziente.

Scritto da Maria Giovinezza
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