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Esami da fare in gravidanza settimana per settimana: quali sono

Tutti gli esami da fare in gravidanza settimana per settimana: quali sono, cosa monitorano e perché sono importanti.

Durante i nove mesi di gestazione è necessario effettuare alcune visite mediche per controllare la salute della mamma e quella del bambino. Esami da fare in gravidanza settimana per settimana: quali sono e quando occorre effettuarli? Scopriamolo insieme.

Esami da fare in gravidanza: settimana per settimana

Quando si è in dolce attesa, è necessario fare una serie di analisi per monitorare la crescita del feto e avere la conferma che tutto proceda per il verso giusto. Nella maggior parte dei casi, si tratta di semplici esami di routine che scandiscono la crescita del pancione. Fin dall’inizio, infatti, ogni donna deve avere informazioni chiare sul numero di viste e analisi da fare durante il percorso. Un’attenta anamnesi da parte del medico è il primo importante passo per capire se esistono delle condizioni che potrebbero influire sul decorso della gravidanza.

Il calendario dei controlli stabilito dal Ministero della Salute prevede una visita al mese dal ginecologo per controllare lo stato di salute del feto e della mamma. In questo modo, infatti, si vivrà una gravidanza serena e in salute. Gli esami da fare in gravidanza da fare settimana per settimana: quali sono e quando occorre farli.

Gli esami del primo trimestre

Il primo trimestre di gravidanza dura fino a 12 settimane e 6 giorni. Il primo appuntamento con il medico dovrebbe avvenire entro le 10 settimane per avere il tempo di pianificare nel migliore dei modi l’assistenza alla gravidanza. Gli esami da fare nei primi tre mesi di gravidanza sono:

  • esame delle urine per verificare la funzionalità renale;
  • urinocoltura per rilevare una eventuale infezione delle vie urinarie;
  • esame del sangue per determinare il gruppo sanguigno e il fattore Rh, l’eventuale presenza di anemia o di altre malattie fra cui quelle infettive (toxoplasmosi, rosolia, sifilide, HIV);
  • test di Coombs indiretto;
  • ecografia per confermare, nei casi dubbi, a quale settimana di gravidanza ci si trovi;
  • pap test, se non è stato effettuato da almeno tre anni;
  • esami di diagnostica prenatale della sindrome di Down, tra cui l’ecografia con translucenza nucale.

Gli esami del secondo trimestre

Il secondo trimestre di gravidanza dura fino a 27 settimane e 6 giorni. Negli appuntamenti con il medico o l’ostetrica sono commentati i risultati degli esami che si è scelto di eseguire e si discute dell’assistenza offerta in questo trimestre. Gli esami da fare nel secondo trimestre sono:

  • tri test per determinare il rischio prenatale di anomalie cromosomiche e difetti del tubo neurale;
  • esame del sangue per verificare l’eventuale presenza di malattie infettive (rosolia e toxoplasmosi);
  • esame delle urine e urinocoltura;
  • misurazione del fondo uterino-sinfisi pubica per la verifica dell’accrescimento fetale;
  • curva da carico di glucosio;
  • ecografia morfologica per la diagnosi di eventuali anomalie del feto.

Gli esami del terzo trimestre

Il terzo trimestre di gravidanza dura, naturalmente, fino alla data del parto. Gli esami da fare negli ultimi mesi di gravidanza sono:

  • emocromo completo;
  • ecografia di accrescimento;
  • test di Coombs indiretto;
  • esame del sangue per verificare l’eventuale presenza di malattie infettive (rosolia e toxoplasmosi);
  • misurazione del fondo uterino-sinfisi pubica per la verifica dell’accrescimento fetale;
  • tampone per streptococco;
  • profilassi anti-D alle donne con fattore Rh negativo.
Scritto da Francesca Belcastro
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