I nostri capelli possono predire le probabilità di successo di IVF?
Potrebbe sembrare strano, ma secondo un nuovo studio, i livelli di un ormone dello stress noto come cortisolo, trovato nei capelli, possono prevedere le probabilità di gravidanza per chi vuole affidarsi alla fecondazione in vitro.
Infatti, i ricercatori dell’Università di Nottingham hanno trovato che i livelli elevati di cortisolo sono stati associati con quasi un terzo in meno di probabilità di concepimento!
Discorso interessante, soprattutto se sei una donna che sta tentando di concepire con la fecondazione in vitro.
Ma perché usare i capelli?
Perché i medici possono misurare la funzione ormonale cumulativa per un periodo di tre/sei mesi usando i capelli, al contrario di altre tecniche — saliva, sangue o urina, per esempio — che sono misuratori a breve termine.
I ricercatori, hanno raccolto campioni di cortisolo salivare su 135 donne, il 60% delle quali più tardi è rimasta incinta dopo il trattamento IVF.
Su 88 di quelle stesse donne, sono stati presi anche campioni di capelli. E dopo aver analizzato sia il campione salivare che quello capillare, i ricercatori hanno trovano che, mentre le misurazioni del cortisolo salivare non riguardavano la possibilità di rimanere incinta, il 27% delle variazioni, nel risultato di gravidanza, si ricavava dalle concentrazioni di cortisolo nei capelli.
Secondo i ricercatori, questi risultati forniscono la prima prova concreta che, a lungo termine, i livelli di cortisolo — colpiti da cose come dieta, esercizio e stress — possono giocare un ruolo importante nella determinazione dei risultati riproduttivi.
Ecco perché il Dr. Adam Massey ci conferma che, anche se non si comprendono ancora pienamente tutti i fattori che influiscono, o meno, il trattamento funziona. Quindi la riduzione del cortisolo nei mesi prima del trattamento IVF rimane fondamentale.
“La buona notizia per le pazienti”, ha spiegato, “è che uno stile di vita adeguato e privo di stress può aiutare ad abbassare il cortisolo e quindi ottimizzare le probabilità di rimanere incinte.”
