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Quanto fa male fumare durante la gravidanza?

Non diversamente da altri vizi, il fumo sembra essere considerato un'abitudine che si sceglie di prendere. Tuttavia, ci sono dei rischi...

Fumare durante la gravidanza sembra essere una delle sfaccettature maggiormente discusse. Tuttavia, proprio come con l’alcol, esistono delle linee guida a cui prestare attenzione.

Fumare durante la gravidanza: quanto fa male?

Se fumi e smetti di colpo, l’astinenza non fa male né a te né al tuo bambino, e se smetti gradualmente prima delle 14 settimane il tuo bambino dovrebbe stare bene. Si pensa che fumare durante la gravidanza riduca la quantità di ossigeno che arriva al tuo bambino e quindi può aumentare la possibilità di basso peso alla nascita, scarso sviluppo mentale, improvvisa sindrome della morte infantile solo per citare alcune conseguenze.

Non diversamente da altri vizi, il fumo sembra essere considerato un’abitudine che si sceglie di prendere. Tuttavia, in questo caso, il tuo piccolo potrebbe risentirne ed è importante cercare di smettere.

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Fumo passivo: killer silenzioso

I rischi per le neo mamme fumatrici sono tantissimi, così molte di loro scelgono di dare un taglio netto a questo vizio. Non così spesso, però, si dà lo stesso peso al fumo passivo, molte volte difficile da gestire. Il fumo respirato passivamente, sia da una donna incinta che da un neonato, porta le stesse conseguenze rischiose del fumo attivo. Anzi, secondo alcuni studi, potrebbero addirittura essere peggiori.

I bambini non dovrebbero essere mai esposti al fumo di sigaretta, ma molte volte chi ci circonda non sembra capirne l’importanza. Oltre alle campagne antifumo attuali, servirebbe anche un programma di culturalizzazione della salute per i fumatori che spesso peccano di poca sensibilità nei confronti di chi sta loro attorno. Uno studio europeo mette però in luce quanto stia diminuendo il numero dei fumatori negli ultimi anni.

Pubblicata sulla rivista medica Plos One, questa ricerca evidenzia come quasi la metà dei fumatori abbia abbandonato il vizio del fumo negli ultimi trent’anni. Una tendenza che purtroppo è ancora disomogenea, vedendo la maggior parte dei non fumatori nel nord Europa mentre nel sud si fatica ancora.

Scritto da Stefania Netti
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