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Attenta a pulire casa se sei in gravidanza

I detergenti che usi per pulire la tua casa possono danneggiare te e il tuo bambino se sei in gravidanza. Scopri come proteggerti su Mamme Magazine!

I detergenti che usi quando devi pulire la tua casa e le loro confezioni possono essere dannosi per i polmoni del tuo bambino. Lo ha dimostrato uno studio sulle donne in gravidanza condotto dal Barcelona Institute for Global Health e dall’Istituto francese per la salute. La ricerca ha esaminato più di mille mamme incinte, e ha scoperto che i bambini coi polmoni più deboli sono quelli che sono stati maggiormente esposti ad alcune sostanze chimiche contenute nei detersivi.

Le sostanze chimiche dannose

Le sostanze chimiche in questione sono gli ftalati e i PFAS (perfluoroalchili).

I PFAS vengono usati dagli anni ’50 per conciare le pelli, trattare i tappeti, produrre imballaggi di carta per alimenti, rivestire le padelle antiaderenti. Sono dunque presenti sui nostri divani e nelle nostre cucine. Vengono considerati pericolosi perché non si deteriorano facilmente: restano nell’ambiente e, se respirati, possono intaccare i tessuti polmonari. La loro resistenza dipende dal numero di atomi di carbonio che li formano: più atomi di carbonio contengono, più sono difficili da eliminare.

Gli ftalati invece sono uniti alle plastiche, quindi si possono trovare nelle bottiglie, nelle confezioni degli alimenti e nei flaconi dei detersivi o del sapone. In questo caso la contaminazione potrebbe avvenire perché la mamma ingerisce queste sostanze, ad esempio bevendo da una bottiglietta vecchia o mangiando da un piatto che non è stato accuratamente sciacquato dal detersivo. In alcuni casi il passaggio di sostanze avviene anche attraverso la pelle, ad esempio per tramite di una mamma che non usa abitualmente dei guanti quando fa le pulizie di casa.

Come proteggere i bambini

Per capire quanto i polmoni dei bambini siano danneggiati dall’esposizione a queste sostanze, i ricercatori hanno analizzato la loro funzionalità polmonare in due momenti della vita. La prima spirometria (l’esame in cui al paziente è chiesto di soffiare più forte che può in un tubo) viene fatta quando compiono 6 anni, la seconda a 12 anni.

Fortunatamente ci sono alcune strategie da adottare per evitare che il contatto con questi agenti chimici diventi dannoso.

  • Leggi le etichette. Prima di comprare un detersivo o un bagnoschiuma, assicurati che non contenga sostanze tossiche e che la confezione rispetti le normative europee.
  • Consuma in modo intelligente. Puoi evitare direttamente di far entrare nella tua casa i flaconi di plastica bevendo l’acqua filtrata del tuo rubinetto, o usando detergenti fatti in casa. Sapevi che l’aceto è un ottimo detergente per l’acciaio? E che puoi disinfettare il lavandino con acqua e bicarbonato di sodio?
  • Usa sempre i guanti. Per proteggerti non solo dalle contaminazioni, ma anche da irritazioni alla pelle, usa sempre i guanti di gomma quando pulisci la tua casa. Cerca anche di non respirare a lungo l’ammoniaca che metti nel secchio per lavare i pavimenti, e magari adotta una mascherina.
  • Esagera solo con l’acqua. Il più delle volte bastano una piccola quantità di detersivo e un po’ di olio di gomito per pulire a fondo. Non abusarne, e quando hai finito sciacqua sempre con cura i piatti e i mobili: la contaminazione passa anche attraverso il cibo o le mani che entrano in contatto coi residui chimici rimasti sulle superfici.
Scritto da Alice Sacchi
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