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Bonus bebè 2019: cos’è, come funziona e a chi spetta

Cosa prevede l'emendamento del ministro Fontana per il bonus bebè 2019? Quali sono le novità?

Dopo parecchie incertezze, l’emendamento sembra ormai definitivo, ecco tutto quello che c’è da sapere sul Bonus bebè 2019: cos’è, come funziona e a chi spetta. Sarà prorogato per il 2019 e solo per il primo anno di vita del bebè o il primo anno di adozione o affido. Il bonus rientra tra le misure a favore della famiglia, con uno stanziamento di 440 milioni di euro. La cifra è stata aumentata di circa 40 milioni di euro rispetto all’ultima manovra. Scopriamo insieme cosa prevede il Bonus bebè 2019 e quali sono le proposte del governo.

Bonus bebè 2019

Protagonista dell’emendamento che riguarda, tra gli altri argomenti anche il bonus bebè, è il ministro per la famiglia Lorenzo Fontana, assieme con il gruppo parlamentare della Lega. Ma cosa prevede? Per il solo bonus di nascita o di adozione sono a disposizione 204 milioni di euro, che diventeranno 240 nel 20020. Lo stanziamento è per i bambini nati o adottati durante il 2019, ovvero tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2019.

Il bonus bebè è di 960 euro all’anno, ovvero 80 euro al mese. La volontà del nuovo emendamento, fortemente voluto dal ministro Fontana è quella di aumentare la flessibilità. La maternità ad esempio subisce notevoli cambiamenti. Le mamme potranno infatti decidere se usufruire della maternità facoltativa retributiva al 60% per un periodo di tre mesi, oppure se optare per un periodo più lungo, pari a 6 mesi ma con lo stipendio al 30%.

Filosofia e pensiero dominante di questa flessibilità è aiutare le donne lavoratrici. La novità è l’estensione fino a 16 anni dei congedi parentali. Dal totale dello stanziamento, 50 milioni serviranno a finanziare i voucher baby sitter, per le lavoratrici autonome e dipendenti. Ci saranno poi 10 milioni di euro che andranno in aiuto alle famiglie in difficoltà economica. Infine le detrazioni fiscali per le famiglie con figli disabili aumenta, da 400 euro a 800 euro all’anno.

Come funziona

Il nuovo bonus bebè sarà tagliato e avrà un importo pari a 960 euro all’anno rispetto ai 2.880 euro del vecchio bonus. L’assegno mensile verrà riconosciuto ad ogni nuovo nato, adottato o affidato, solamente nel primo anno di età e non più per 36 mesi. Il nuovo bonus bebè prevede un ulteriore supplemento peri il secondo figlio, nato nel 2019. In caso di secondo figlio l’INPS stanzierà un unico assegno incrementato del 20%. In sostanza le famiglie con i requisti per il bonus, avranno 190 euro in più.

Ma attenzione, qualora il numero di richieste superasse la stima prevista dal governo, ci potrebbero essere dei cambiamenti e quindi gli assegni potrebbero avere un importo inferiore, in virtù dei 440 milioni di euro messi a disposizione per il biennio 2019-2020.

A chi spetta

Secondo la misura pensata dal ministro Fontana, due sono le fasce di reddito interessate. Le famiglie con reddito Isee fino a 25 mila euro, che avranno diritto all’assegno di 960 euro e quelle con reddito Isee sotto i 7 mila euro, a cui spetterà un bonus doppio.

Ricordiamo che il bonus bebè 2019 non è ancora ufficiale. Bisognerà attendere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2019. Solo dopo la sua approvazione l’incentivo potrà essere richiesto. Questo tipo di misura deve infatti essere rifinanziata ogni anno. Il ministro Fontana sembra tuttavia sicuro che il bonus verrà riconfermato anche per il 2019.

In attesa che l’emendamento venga approvato e quindi confermato, vediamo come funziona l’attuale bonus bebè o bonus natalità Inps. L’attuale bonus viene erogato per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018.I genitori possono presentare la domanda, ma requisito fondamentale è la convivenza con il figlio, devono essere coabitanti ed avere dimora nello stesso Comune. Il contributo ha un importo variabile a seconda del reddito:

  • ISEE inferiore a 25 mila euro ma superiore ai 7 mila: 80 euro mensili;
  • ISEE inferiore a 7 mila euro: 160 euro mensili.

Anche chi prende un bambino in affido può fare richiesta del bonus bebè. La domanda la deve presentare l’affidatario e l’assegno andrà a beneficio della persona che ha in affido il minore e non ai genitori naturali. Nel caso di genitore minorenne o incapace di agire, la domanda per l’assegno può essere presentata dal legale rappresentante.

A quanto pare le procedure per la richiesta del bonus bebè non verranno modificate. Quindi anche per il 2019 la richiesta deve essere fatta entro 3 mesi dalla nascita, dall’adozione o dell’affidamento. La domanda va fatta una sola volta ed in caso di gemelli la somma sarà doppia, tripla o comunque moltiplicata per il numero degli stessi. Se la domanda viene presentata oltre i termini previsti, l’erogazione inizia dalla data di presentazione, ma non sono previsti arretrati.

Per richiedere il bonus bebè bisogna:

  1. accedere al sito ufficiale dell’INPS;
  2. andare nella sezione “Servizi online”;
  3. effettuare l’autenticazione inserendo il codice PIN Dispositivo rilasciato dall’Istituto;
  4. cliccare su “Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito”;
  5. selezionare “Assegno di natalità”;
  6. infine andare su “Bonus bebè” per scaricare il modulo domanda bonus bebè INPS (modello SR163, disponibile anche nella sezione “Tutti i moduli”).

Il modulo va poi trasmesso con una delle seguenti modalità:

  • in allegato in procedura (utilizzando l’apposita funzione “gestione allegati”)
  • inviato per mezzo di PEC all’indirizzo di posta elettronica telematica della sede INPS competente sul territorio;
  • inviato per mezzo di posta elettronica ordinaria alla casella istituzionale delle Prestazioni a sostegno del reddito della sede INPS territorialmente competente;
  • consegnato a mano, allegando una copia di un documento d’identità, alla sede INPS competente sul territorio.

Infine ricordiamo ancora che questa procedura è valida al momento per i soli nati entro il 31 dicembre 2018, che riceveranno il bonus bebè indipendentemente da cosa deciderà il governo per il 2019.

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