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Angioma del bambino: cause, rischi e cura

L'angioma è una formazione di natura benigna, che si presenta sulla cute a chiazze rosse. Cosa comporta e di che cosa si tratta nel dettaglio?

Che cos’è l’angioma del bambino e quali sono le cause? Quali le conseguenze ed i rischi per la salute? Cerchiamo di conoscere meglio questa particolarità che si verifica anche nel neonato.

Angioma del bambino

Più comunemente chiamata con il termine “voglia“, l’angioma del bambino è un tumore benigno cutaneo. Si presenta come una chiazza rossa sulla pelle. Spesso, questa formazione regredisce in modo spontaneo nel giro di pochi anni, senza creare dei problemi. In alcuni casi, però, possono esservi delle complicazioni, tali da richiedere l’intervento del medico curante. Coinvolge i vasi sanguigni e, spesso, si manifesta sulla cute, ma può manifestarsi anche a mucose ed organi. E’ spesso presente fin dalla nascita e, quindi, viene chiamato come congenito. Se appare, invece, pochi mesi dopo, viene chiamato come emangioma infantile. L’angioma del neonato è poco frequente, mentre l’emangioma infantile lo è di più.

Cause

Esistono diversi tipi di angioma. Ma quali sono le cause? In genere, ciò è creato da una proliferazione di tipo benigno di una vaso sanguigno, spesso di un capillare. Non si conoscono le cause della proliferazione. Alcuni medici suggeriscono che possa esservi una componente ormonale di tipo estrogenico, ma ciò non è sicuro. In genere appare come una chiazza rossa, oppure tendente al viola o blu. Spesso è leggermente in rilievo ed è dotata di margini irregolari. Le dimensioni possono essere molto varie: si possono avere da pochi cm fino ad un’ampia porzione di cute. L’angioma del neonato tende, inoltre, a regredire spontaneamente nei primi anni di infanzia, in genere entro i primi sette anni di vita. In alcuni casi, però, esso rimane per periodi anche molto più lunghi.

Conseguenze e rischi

Generalmente, l’angioma non provoca sintomi, né dolore. In alcuni casi, però, possono esserci delle complicazioni, come dicevamo precedentemente. Se presente a livello periocoluare, ad esempio, potrebbe dare fastidio al normale sviluppo dell’occhio, creando problemi visivi di vario genere, tra cui anche lo strabismo o deturpazione del volto. Attenzione anche alle vie aeree, dove potrebbe dare origine a disturbi di tipo respiratorio. In generale, può apportare delle complicanze come sanguinamento, ulcerazione e infezioni secondarie. Questo ultimo caso è davvero molto raro, ma può comunque succedere. In casi gravi, si può avere necrosi tissutale.

L‘angioma del bambino, in ogni caso, non deve essere confuso con l’angioma piano. Quest’ultimo, infatti, è una malformazione del capillare di natura congenita. E’ formato da chiazze rosse che, però, non proliferano ma rimangono uguali. In alcuni casi, può essere utile una terapia di tipo farmacologico, qualora il medico lo ritenga opportuno. Esiste anche la possibilità di eliminare queste formazioni benigne con la chirurgia, ad esempio con il laser. Naturalmente, è sempre il medico specialista (meglio se un dermatologo) ad indicare la giusta strategia da attuare nel caso in cui il bambino abbia sulla pelle una formazione di questo tipo.

Scritto da Erika Vettori
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