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Vene varicose in gravidanza: tutto ciò che c’è da sapere

Se volete curare le vene varicose in gravidanza, seguite questi consigli e informatevi sui trattamenti spiegati in questa guida.

Le vene varicose sono vene gonfie vicino alla superficie della pelle. Possono essere doloranti al tatto, pruriginose e far sentire le gambe stanche e doloranti. Alcune donne non avvertono i sintomi, ma devono comunque affrontare il peso di queste vene tutt’altro che piacevoli. Leggete di seguito tutto ciò che c’è da sapere sulle vene varicose in gravidanza.

Vene varicose in gravidanza

Sebbene siano comuni nei polpacci, possono presentarsi lungo la gamba e anche oltre. In alcune donne, possono anche apparire nell’area vulvovaginale. É bene ricordare che non influiscono sul parto vaginale, ma possono causare lo stesso dolore che provocano alle gambe.

Man mano che il tuo bambino cresce, il tuo utero comprime parte del flusso sanguigno che torna al cuore, aumentando il rischio di vene varicose.

I suggerimenti per alleviare il dolore

Se devi stare in piedi per lavoro, indossa calze a compressione. Non impediranno lo sviluppo delle vene varicose, ma aiuteranno ad alleviare i sintomi. Anche i pantaloncini da ciclista aderenti aiutano con la compressione in quella zona.

Altri suggerimenti per alleviare i sintomi includono sdraiarsi sul lato sinistro, mantenendo le gambe sollevate, senza incrociarle, e fare degli esercizi che allevino la pressione e migliorino il flusso sanguigno.

La buona notizia è che l’aspetto e i sintomi di solito migliorano notevolmente entro sei settimane dal parto, anche se ci sono sempre delle eccezioni.

I trattamenti

Il principale prodotto che viene utilizzato contro le vene varicose, ovvero l’amamelide, ha proprietà antinfiammatorie che potrebbero alleviare il dolore. Tuttavia, non ci sono studi che dimostrano che sia sicuro durante la gravidanza o per le mamme che allattano, quindi utilizzalo dopo aver finito l’allattamento.

Le opzioni permanenti includono:

  • la scleroterapia, con cui si effettua un’iniezione a base di soluzione salina, ad azione irritante, che provoca la chiusura ed il riassorbimento della vena varicosa.
  • la legatura, che consiste nel legare e rimuovere le vene dilatate.
  • lo stripping delle vene, ossia l’asportazione di un lungo tratto di vena varicosa, rimossa con una tecnica “a strappo” con speciali strumenti.
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