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Primi passi dei bambini: come affrontare questo importante traguardo

Come affrontare i primi passi dei bambini: i consigli per guidare i genitori verso questo importante traguardo dei figli.

Si tratta di un processo delicato ed emozionante, unico e irripetibile: quando finalmente i vostri bambini cominciano a gattonare, poi impara a mettersi in piedi e infine a muovere i primi passi. In un anno d’età fatto di tante prime volte, la prima camminata è senza dubbio tra le conquiste più indimenticabili. Come affrontare i primi passi dei bambini? Scopriamolo insieme.

Affrontare i primi passi dei bambini

I primi passi dei bambini non sono altro che la fase finale di un lungo percorso che il tessuto cerebrale compie già dal momento in cui le sue prime cellule cominciano a funzionare. Servono in media nove-dieci mesi affinché i bambini riescano a reggersi in piedi da soli, e ancora di più per sentirsi sicuri di muovere in autonomia i primi passi. Ciascuno, però, ha i propri tempi che vanno rispettati: qualcuno può iniziare a camminare precocemente, prima dei dodici mesi di vita, qualcun altro può prendersela comoda e restare a gattonare fino ai quindici/sedici mesi.

La fase che precede la prima vera camminata è quella del gattonare. Si comincia a gattonare, in genere, tra i sei e i dodici mesi, ma non c’è una regola valida per tutti. Infatti, c’è chi salta addirittura questa fase e sperimenta altre modalità di movimento: per esempio, strisciando a pancia in giù, spostandosi da seduti e aiutandosi con mani e piedi, per poi passare direttamente alla posizione eretta. Il gattonamento, d’altronde, non è un pre-requisito per camminare e ognuno ha un processo psicomotorio personale. Nella fase del gattonamento, il compito dei genitori è quello di controllare che non ci siano ostacoli e/o pericoli negli spazi circostanti. Una volta eliminati gli ostacoli, è bene lasciare i bambini liberi di sperimentare il più possibile in autonomia.

Una volta superata questa fase, come affrontare i primi passi dei bambini?

Quando i bambini iniziano a camminare

A volte, l’attesa di vedere i primi passi del piccolo può trasformarsi in impazienza, con il conseguente rischio di volere in qualche modo anticipare, favorire o accelerare questo importante traguardo. In genere, i bambini iniziano a camminare intorno al primo anno d’età. Tuttavia, come sottolineato finora, è importante ricordare che tutti i bambini sono diversi e ognuno ha i propri tempi d’apprendimento. Ci sono bambini in grado di muovere i primi passi già verso i dieci mesi e altri che invece attendono fino ai diciotto mesi d’età. Solo qualora la deambulazione autonoma dovesse ritardare oltre questo periodo, è necessario pensare di ricorrere al parere medico.

Come aiutarli quando muovono i primi passi

Quando i bambini muovono i primi passi, è bene che i genitori li assecondino. Solo in questo modo, infatti, i bambini si sentiranno liberi di muoversi. Non devono essere i genitori ad aiutarli, ma i bambini devono raggiungere in autonomia la posizione eretta. Mamma e papà hanno il compito di incoraggiarli e complimentarsi per i traguardi raggiunti.

Cosa fare se cadono

Nell’imparare a camminare, i bambini molto spesso cadono. I genitori non devono mostrarsi spaventati, dal momento che certe cadute non sono dannose per i bambini. Un atteggiamento allarmato da parte dei genitori potrebbe trasmettere ai bambini solo insicurezza e ansia.

L’uso del girello

La American Academy of Pediatrics (Aap), attraverso uno studio del 2018, ha posto un grosso veto sull’utilizzo del girello, e in alcune parti del mondo ne è stata addirittura vietata la vendita in seguito al riscontrato notevole numero di incidenti domestici provocati da questo supporto. Il girello, infatti, troppo spesso è solo un nemico della corretta postura di piedi e gambe, in quanto abitua i bambini a camminare sulle punte e ritarda l’acquisizione del senso di equilibrio.

Quando servono le prime scarpe

I piedi dei bambini che imparano a camminare non hanno necessità di alcuna scarpa per i primi passi. Infatti, andrebbero lasciati scalzi per aumentare la sensibilità della pianta a contatto con il suolo.

Scritto da Francesca Belcastro
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