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Pancera post parto: pro e contro

Benefici e controindicazioni dell'utilizzo delle pantere post parto.

Uno dei pochi effetti collaterali della gravidanza è il rallentamento dei muscoli addominali, i quali diventano più morbidi, in modo da spostarsi agevolmente e fare spazio al bambino che si ha in grembo. Allo stresso scopo, oltre ai muscoli addominali, anche quelli della struttura pelvica si ammorbidiscono, così come i legamenti e le articolazioni. Al momento del parto, dunque, la neo mamma si trova in una forma fisica senz’altro diversa da quella di nove mesi prima: oltre ai chilogrammi accumulati, deve fare i conti anche con questi cambiamenti. Per tali motivi è spesso consigliato l’utilizzo di una pancera post parto o di una guaina post parto: il loro compito è quello di dare più stabilità post parto.

Migliori pancere post parto

Va però detto che non tutti i ginecologi e le ostetriche sono favorevoli all’utilizzo delle pancere: alcuni ne raccomandano l’utilizzo, perché ritengono che siano un valido sostegno per i muscoli addominali; altri invece affermano esattamente il contrario, ritenendola addirittura dannosa, soprattutto per il perineo che, se non stimolato, rischia di non essere velocemente rieducato producendo così la possibile insorgenza di problemi di incontinenza.

Come sempre, è bene ragionare caso per caso: con il supporto del proprio ginecologo di fiducia, si potrà decidere se sia il caso o meno di utilizzarla. Se si decide per il sì, è bene tenere in debita considerazione alcuni aspetti: è molto importante scegliere il modello giusto, che non costringa, ma che sostenga, che siano adottate le pancere nei migliori materiali e che siano tenete bene a mente anche le eventuali controindicazioni.

Modelli di pancera

In commercio esistono numerosi modelli di pancera post parto, diversi a seconda della forma, della struttura, del disegno, dei tessuti, dei colori, e del prezzo. Alcuni sono particolarmente rigidi, altri sono più leggeri e ricordano molto la struttura di uno slip alto. A seconda delle preferenze della neo mamma e dei consigli del ginecologo, si potrà scegliere il modello più adatto. Come di vedrà meglio in seguito, la pancera non è adatta – per lo meno in prima battuta – alle mamme che hanno subito un parto cesareo. Per loro è consigliata la fascia, di cui si dirà meglio più avanti. Parecchi modelli presentano sui lati delle alette regolabili con il velcro: in questo modo, man mano che la pancia diminuisce, la neo mamma potrà regolare la taglia della pancera. Vi sono poi alcune paniere che presentano un inserto frontale rinforzato: probabilmente l’effetto è più mirato, ma bisogna essere disposte a soffrire un po’. A fare da contraltare a queste pancere rinforzate, vi sono altre molto leggere, che ricordano gli slip alti. Sono senz’altro meno efficaci, ma comunque aiutano a supportare, senza costringere.

Fasce post parto

Come si accennava, accanto alla guaina, ci sono le cosiddette fasce post parto, consigliate soprattutto subito dopo il parto cesareo. Le fasce, rispetto alle pancere, sono concettualmente diverse: non hanno nulla a che vedere con la classica forma di slip, e pertanto interferiscono meno con le suture chirurgiche. In ogni caso, occorre sempre fare attenzione nell’indossarle. Anche le fasce garantiscono sostegno alla zona lombare, e alla fascia addominale, particolarmente provata per le mamme che hanno subito il taglio cesareo. Basti pensare che molte neo mamme, dopo il parto cesareo, non riescono ad alzarsi dal letto se non supportate dalla fascia. Poiché la fascia è decisamente più scomoda da indossare rispetto alla guaina, una volta che il taglio sarà rimarginato, si può pensare di passare alla pancera, più pratica e più comoda da usare sotto i vestiti. Anche in questo caso, prima del passaggio, si consiglia di consultare il proprio ginecologo.

Benefici della pancera

Un mezzo efficace per rimettersi in forma dopo il parto è la guaina, pensata appositamente per questo scopo. Ovviamente, come si è appena visto, ce ne sono di diversi modelli dunque si può scegliere quella più adatta alla forma del proprio corpo, allo stile di vita, al tipo di parto che si è avuto. La guaina aiuta a rimetterei in forma dopo la tipica diastasi della parete addominale, ossia quel processo tipico della gravidanza, che fa sì che le fasce dei muscoli addominali si spostino per lasciare maggiore spazio all’utero che si gonfia e cresce insieme alla crescita del feto. Per comprendere ancora meglio l’entità del fenomeno, basti pensare che man mano che il feto cresce, i muscoli addominali si allungano, fino a raggiungere il doppio della loro lunghezza naturale: è chiaro che per farli ornare alla condizione originaria, ci vuole un po’ di tempo. Le neo mamme che decidono di indossare la pancera, lo fanno per alcuni motivi ben precisi: se, da un lato, cercano infatti di rientrare quanto prima nei propri abiti, dall’altro, nell’immediato post parto, cercano sollievo nell’affaticamento dell’area addominale e pelvica.

Non solo; provate da nove mesi di gravidanza e di peso (talvolta eccessivo) del pancione, oltre che nella zona addominale, cercano sollievo anche per la schiena: il sostegno sulla colonna vertebrale dato dalla guaina post parto, può alleviare di molto i dolori tipici del post parto. Fatte queste doverose premesse, è evidente come nella maggior parte dei casi questo prodotto sia effettivamente utile: il recupero del tono muscolare il prima possibile, il sollievo nella zona addominale e lombare, la sensazione di contenimento, sono tutti validi motivi per sceglierla.

Controindicazioni della pancera

Come si è fatto notare in premessa, il tipo di parto, naturale o cesareo, influisce sul recupero del tono muscolare, soprattutto in termini di tempo. L’analisi caso per caso, è infatti indispensabile. In linea generale, però si può affermare chel’uso della pancera post parto è oggi sempre meno frequente, poiché sono tante le controindicazioni. La guaina post parto, infatti, può comprimere gli addominali: in questo modo, agli addominali sarà impedito di essere sollecitati da tutte quelle piccole ma indispensabili contrazioni dovute al quotidiano.

In pratica, “i sostenitori del non guaina”, ritengono che qualsiasi movimento che viene fatto nel corso della giornata è un piccolo e prezioso allenamento, che permette ai muscoli della neo mamma di recuperare lentamente la tonicità di prima. Inoltre, la pressione intra-addominale causata da un uso prolungato della pancera post parto (bisognerebbe usarla per i primi dieci giorni posto parto, non oltre) potrebbe, a lungo termine, portare a un incremento del rischio di prolasso vaginale, rettale, uterino e alla conseguente incontinenza urinaria. Queste problematiche, scatenate in primis dalla pressione degli organi verso il basso durante la gravidanza, potrebbero essere aggravate dalla pressione esercitata dalla pancera stessa.

Ma c’è un altro aspetto da considerare quando si valuta l’utilizzo della pancera post parto: i tessuti compressi dalla guaina impiegano più tempo ad eliminare l’odiosa ritenzione idrica, causa principale di pesantezza, flaccidità e cellulite. In pratica, secondo i detrattori della pancera post parto, gli apparenti benefici quindi sono soltanto momentanei: la “pancia” non sparisce magicamente grazie all’utilizzo della guaina, ma rimane soltanto nascosta e compressa. In ogni caso, che si decida di metterla non, esiste una regola valida per tutte: la guaina non va indossata tutto, perché i muscoli devono essere anche in grado di reagire da soli. Dunque è bene toglierla ogni volta che si può riposare, che sia per la notte o per qualche ora nel pomeriggio. Ci sono alcuni esperti, ginecologi e ostetrici, che sconsigliano l’utilizzo della pancera. Ma, va detto, che più che sconsigliarla, la ritengono inefficace.

Come scegliere la pancera

Le indicazioni per come scegliere la paciera sono già state date: a seconda del tipo di parto (naturale o cesareo) o delle inclinazioni della singola mamma, in commercio sono reperibili diversi modelli. Una regola valida per tutte: inutile soffrire. Se la pacera non arreca benefici, ma duole solamente, inutile insitere: vi sono infatti anche delle controindicazioni nel suo utilizzo.

Materiali

Se è vero che le pancere non sono tutte uguali, va anche detto che, normalmente, il tessuto che viene maggiormente utilizzato per la loro fabbricazione è il cotone elasticizzato. Si tratta infatti di un tessuto naturale e anallergico, che viene notevolmente rinforzato sul ventre per poter essere un buon tessuto contenitivo e in modo che sia facile da indossare e allo stesso tempo perfettamente aderente al corpo della neo mamma. Un’indicazione di carattere generale, sempre valida: è bene accertarsi sempre che il tessuto della guaina sia effettivamente anallergico, al fine di scongiurare dermatiti o, ancora peggio, infezioni. Per lo stesso motivo è bene verificare che si tratti di un tessuto ben traspirante, così che si mantenga fresco e asciutto.

Come si indossa

E’ facile indossare la pacera, soprattutto se si tratta di un modello classico: di fatto, è come se si trattasse di uno slip. Dopo di che, se si è scelto un modello con i velcri adattabile dunque alla taglia, occorrerà regolarla in funzione dell’andamento del dimagrimento. Discorso diverso per la fascia addominale (da post cesareo): in questi casi, almeno per le prime volte, è bene farsi aiutare da un’ostetrica, che insegnerà alla neo mamma come indossarla, senza farsi male (la sutura chirurgica è ancora fresca). Si raccorda, ancora una volta, un utilizzo non prolungato della pancera post parto: dopo i primi giorni, è bene che la neo mamma riconquisti la vita di sempre e che faccia lavorare gli addominali. Dopo qualche settimana potrà anche iniziare a fare sport: un piccolo passo, verso quella autonomia (apparentemente) perdura.

Scritto da Emanuela Stifano
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