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Tutto sulla mozzarella in gravidanza e gli altri formaggi

La mozzarella e gli altri formaggi sono sicuri in gravidanza? Scopriamo insieme cosa mangiare in gravidanza

La mozzarella e gli altri formaggi sono sicuri in gravidanza? Scopriamo insieme cosa mangiare in gravidanza, quali sono i cibi vietati in gravidanza e quali si possono consumare con le dovute accortezze.

Cosa mangiare in gravidanza

La maggior parte degli alimenti è considerata sicura in gravidanza. Tuttavia, alcuni di questi sono vietati per via dei fattori di rischio che presentano per la salute della mamma e del bambino, qualora la madre contragga patologie come la listeriosi o la toxoplasmosi.

Un’alimentazione varia, sana ed equilibrata, è fondamentale in gravidanza, sia per garantire il giusto apporto di nutrienti per la madre e per lo sviluppo del feto, sia per avere energia sufficiente per mantenere una normale attività fisica. Come attività fisica è sufficiente camminare a passo sostenuto per almeno30 minuti al giorno.

Quanto all’alimentazione, anche in gravidanza, è considerata corretta quando comprende: proteine (carne, pesce e legumi), carboidrati (cereali, pane, pasta e riso), latte e latticini (con qualche necessaria restrizione), frutta (da consumare con moderazione per evitare un eccessivo apporto di zuccheri) e verdura (da consumare a volontà, a patto che sia lavata accuratamente e sbucciata, qualora possibile, facendo attenzione a non trasportare eventuali agenti patogeni dalla buccia al frutto).

I cibi che non possono mancare nell’alimentazione di una donna incinta sono quelli che contengono alcune vitamine e minerali molto importanti, come:

  • gli omega 3 (li assumiamo solo attraverso il cibo e durante la gestazione sono importanti perché contribuiscono allo sviluppo del feto);
  • il ferro (il cui fabbisogno aumenta in gravidanza e, a differenza di quanto si crede, non si trova solo nella carne, ma anche nel pesce, nel tuorlo d’uovo e in alcuni alimenti di origine vegetale);
  • la vitamina B12 (svolge un ruolo importante per la salute del feto e la troviamo solo negli alimenti di origine animale, pertanto chi segue una dieta completamente priva di questi alimenti deve assumere un’integrazione farmacologica);
  • la vitamina D (la sintetizziamo soprattutto grazie ai raggi del sole, ma è contenuta anche in alcuni cibi, come i pesci grassi e il tuorlo d’uovo);
  • il calcio (è contenuto nel latte e nei latticini, ma anche nell’acqua, nei legumi, nella frutta secca, nella salvia, ecc.).

Cibi vietati in gravidanza

I cibi vietati in gravidanza sono:

  • pesce, crostacei e frutti di mare crudi, poco cotti o con un’alta concentrazione di mercurio;
  • carne e hot dog crudi o poco cotti, salumi e insaccati crudi;
  • uova crude o poco cotte e i cibi a base di uova non pastorizzate come la maionese casalinga;
  • succhi di frutta non pastorizzati;
  • germogli crudi;
  • fegato;
  • integratori, tisane e tè a base di estratti vegetali;
  • paté o salse a base di carne e pesce affumicati (sono considerati sicuri solo se confezionati);
  • tutti gli alcolici;
  • tè e caffè (sono consentiti solo se decaffeinati).

Formaggi in gravidanza

Una menzione particolare merita il consumo di latte e formaggi in gravidanza. E’ consigliato esclusivamente il consumo di latte pastorizzato, formaggi stagionati (come grana e parmigiano) o prodotti con latte pastorizzato. Sono da evitare quelli molli e semimolli, maturati con muffe o quelli erborinati (come brie, gorgonzola, camembert, roquefort).

Bisogna fare particolare attenzione al consumo di tomi e tomini freschi o altri formaggi freschi, perché sono consentiti solo se sono prodotti con latte pastorizzato, come accade per i latticini di origine industriale e quelli prodotti in alcuni caseifici controllati. In tal caso, via libera a mozzarella, ricotta, fiocchi di latte e formaggio spalmabile.

Tra i latticini consentiti c’è anche lo yogurt, ottimo per colazione o come spuntino. Come per il latte, anche lo yogurt consumato deve essere preferibilmente quello parzialmente scremato per tenere sotto controllo l’apporto di grassi.

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