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Il bambino di 7 anni e mezzo e la spiritualità

Osservare i rituali spirituali è un modo meraviglioso per alimentare una fede in crescita.

Fino a circa 7 anni, un bambino assorbe i rituali di base della spiritualità a cui è esposto con poca comprensione del loro significato. È difficile per i più piccoli concepire un potere superiore o ciò che la religione e la fede rappresentano. Intorno ai 7 anni, i bambini nelle famiglie religiose entrano in una nuova fase di sviluppo spirituale, in cui cominciano a capire il simbolismo di varie icone spirituali e rituali. Cominciano anche a immaginare meglio l’idea astratta dell’esistenza di Dio.

Il bambino di 7 anni e mezzo e la spiritualità

Osservare i rituali spirituali è un modo meraviglioso per alimentare una fede in crescita. Molte famiglie si uniscono a una comunità religiosa in questa fase, se non l’hanno già fatto, partecipando alle funzioni come famiglia o iscrivendo il loro bambino all’educazione religiosa. Altri scelgono di esplorare la spiritualità a casa creando rituali e leggendo libri.

Rispondere alle domande sul significato del perché le cose si fanno in un certo modo è la soluzione migliore. L’esposizione alla spiritualità aiuta anche a trasmettere i vostri valori. I rituali danno anche sicurezza e conforto a un bambino che cresce. Diventano importanti pietre di paragone nella vita su cui può contare e a cui può guardare in seguito. Inoltre, rientrano tra le perfette routine calmanti da eseguire a fine giornata.

spiritualità bambino

La vostra vita ora

Il tempo a tu per tu è importante. Stare semplicemente insieme guidando verso la scuola o correndo agli allenamenti di arti marziali non è la stessa cosa che passare insieme del tempo speciale e deliberato. Inserite nel vostro programma alcuni rituali di uscita in cui l’obiettivo è fare qualcosa insieme piuttosto che realizzare qualcosa insieme. Questa differenza di intenzione dà un tono più intimo e significativo al vostro tempo condiviso.

Andate a prendere un gelato, a vedere un film (solo voi e vostro figlio, non con una sfilza di amici) o portate vostro figlio in un museo che pensate possa piacergli.

Scritto da Stefania Netti
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