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Hennè in gravidanza: quanto dura

Quando si è in gravidanza, l’attenzione a non mettere in pratica comportamenti in grado di danneggiare il bambino è altissima. Tra le pratiche spesso incriminate c’è la tinta per capelli in gravidanza. La posizione dei ginecologi, e della medicina in generale, su questo tema non è unilaterale. C’è chi sostiene che non vada assolutamente fatta, in virtù delle numerose sostanze chimiche che contiene – ad esempio nichel, ammoniaca e altri allergizzanti – e chi, in maniera più permissiva, si raccomanda di evitarla principalmente durante il primo trimestre di gestazione.

Queste raccomandazioni, in un modo o nell’altro, sono d’ostacolo a gran parte delle future mamme che rischiano di dover sacrificare il proprio aspetto estetico, specialmente quando la tinta serve a coprire i capelli bianchi.

Fortunatamente, sul mercato esistono prodotti ben più naturali dei classici colori chimici, ai quali si può ricorrere serenamente ottenendo, tra l’altro, risultati inaspettatamente preformanti. L’henné è uno di questi e in questo articolo parleremo proprio dei suoi effetti benefici sulla chioma a fronte di un impatto per nulla invasivo sul benessere del feto.

Tinta in gravidanza: l’henné

Spesso con il termine henné si indicano, in generale, le tinte di origine vegetale. Tuttavia, questa tipologia di colorazione identifica – nello specifico- una polvere derivante dalla macerazione di un arbusto particolare, appartenente alla famiglia delle Lythraceae. Il ricorso a questa tintura naturale ha origini davvero antiche, essa è tutt’ora usata in Medio Oriente, per decorare la pelle e i tessuti, oltre naturalmente ad essere utilizzata come tintura per capelli, in tutto il mondo.

Se si decide di affidarsi all’henné, è bene sapere che oltre ad essere un prodotto completamente naturale, la sua composizione è anche rispettosa dell’ambiente, per questo può essere acquistato in erboristeria o in negozi affini, anche in soluzioni già pronte da applicare.

Al contrario delle tinte chimiche e a base di ammoniaca, questo sistema naturale può aiutare le future mamme a sentirsi in ordine e soprattutto tranquille. L’henné non solo è in grado di coprire efficacemente ricrescite e capelli bianchi, ma contribuisce al loro benessere, nutrendoli profondamente e rendendoli molto più forti e lucenti, questo avviene grazie ai suoi pigmenti coloranti, che si legano alla cheratina naturalmente contenuta nel capello, andando a rinforzarli.

Henné: caratteristiche e pregi

Tinta in gravidanza consentita

L’henné, contrariamente a quanto si pensa, non si limita alla colorazione rossa o mogano ma propone differenti nuance tra le quali numerose sfumature di castano e biondo. In commercio, è possibile trovare anche l’henné naturale, ad azione rinforzante non colorante, da applicare come maschera per rinvigorire la chioma. Per scegliere la colorazione più adatta alle proprie esigenze è indispensabile valutare il colore di partenza e il risultato che si vuole ottenere, se si parte infatti da una base chiara,probabilmente si andrà incontro ad un arancione vivace, perfetto per chi vuole dare un tono acceso alla propria capigliatura e meno adeguato per chi preferisce un approccio contenuto. In questo ultimo caso, come abbiamo accennato sopra, è possibile trovare miscele già pronte, relative alle varie gradazioni di castano, di nero o biondo. Si tratta anche in questo caso di preparazioni completamente naturali, derivate da combinazioni di differenti piante.

Oltre a considerare la nuance di partenza e quella acquistata, un’altra variabile importante è il tempo di posa dell’impacco. Effettuare un’applicazione per la durata di 2 ore darà infatti un effetto molto diverso rispetto ad una normale tinta in gravidanza. È consigliabile fare delle prove e trovare la propria routine perfetta, in grado di dare il risultato desiderato.

Per finire, un ottimo suggerimento è quello di applicare l’impacco sui capelli puliti e inumiditi; grazie a queste condizioni la tinta agirà meglio e in maniera più performante sia in termini di colorazione che di rinforzo.

Quanto dura l’henné?

L’henné, oltre ad essere efficace nella copertura di ricrescite e capelli bianchi, ha una durata considerevole, che può arrivare fino a due mesi circa; garantendo una minore visibilità della ricrescita. I riflessi donati dai pigmenti naturali si armonizzano nel tempo, lavaggio dopo lavaggio, dando una sensazione di colorazione efficace per più tempo rispetto alle tinture.

Se, come abbiamo accennato, l’effetto copertura globale è assicurato per circa due mesi, l’efficacia colorante sulle lunghezze è molto più duratura; per contro potrebbe essere addirittura difficoltoso cambiare nuance. Pertanto, se si necessita di un valido alleato, l’henné è sicuramente adatto per tutti i nove mesi di gravidanza.

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Scritto da Redazione Online
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