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glaucoma nei bambini

Il glaucoma infantile colpisce un bambino su 10.000 ed è dovuto a una malformazione che rende difficile il deflusso dell’umor del bulbo oculare, aumento della pressione intraoculare e l’atrofia del nervo ottico.

La patologia è legata al gene coinvolto nel metabolismo di sostanze attive nella differenziazione e crescita dell’occhio, nella regolazione della trasparenza corneale e nella secrezione dell’umor acqueo.

Fino ai 18 mesi, quando il tessuto corneale è ancora elastico, l’elevata pressione oculare può causare una deformazione della cornea, la distensione della sclera e l’aumento delle dimensioni oculari chiamate megalocornea. I bambini che soffrono di questa patologia tendono a nascondere gli occhi nei cuscini per ripararsi dalla luce, hanno forte lacrimazione, frequenti ammiccamenti e stropiccio delle palpebre.

La diagnosi avviene mediante esami specializzati da effettuare in anestesia generale e la tempestività della diagnosi può consentire interventi (a volte solo farmacologici, altre volte chirurgici) che impediscano il danneggiamento irreversibile del nervo ottico.

Il glaucoma può essere di tipo primario, nel quale l’unica alterazione patologica è rappresentata dalla trabeculodisgenesi e il glaucoma secondario, clinicamente più complesso e include il glaucoma post-traumatico, il glaucoma associato a neoplasia intraoculari come il retinoblastoma, il glaucoma associato a sindromi angolari con interessamento sistemico e il glaucoma associato a sindromi angolari focali da alterazione del clivaggio anteriore.

Scritto da Arianna Spatafora
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