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Frutta per bambini: quando possono mangiarla

La frutta è un importante fonte di sostanze nutritive per l'organismo. L'inserimento nella dieta del bambino deve però seguire alcune indicazioni.

La frutta è considerata un alimento molto importante per l’organismo umano sotto molti punti di vista. Per quanto riguarda i bambini però non è consigliabile cominciare fin da subito a fargliela assumere. Vediamo insieme quando i bambini possono cominciare a mangiare la frutta.

La frutta è un alimento è ricca di vitamine, di sali minerali e di fibre, tutti nutrimenti che, nel caso specifico del bambino, contribuiscono ad una crescita equilibrata e sana. Data l’alta quantità di liquidi contenuti aiuta il corpo a rimanere idratato.

Frutta e bambini: quando cominciare

L’assunzione di frutta da parte dei bambini può cominciare attorno al 4° mese di vita con frutti quali pere, mele e prugne. Solo attorno al 6° mese si potrà cominciare a introdurre nell’alimentazione la banana e verso il 9° mese albicocche e pesche. Tipologie di frutta come gli agrumi invece non devono essere consumate prima del compimento del primo anno di età. Mentre fragole, uva e ciliegie non prima dei due anni. Quest’ultime potrebbero essere causa di allergie.

E’ sempre buon abitudine concordare preventivamente con il pediatra l’integrazione dei frutti nella dieta dei vostri piccoli. Il calendario che vi abbiamo illustrato è stilato per impedire l’insorgere di allergie e intolleranze.

Frutta e bambini: l’assunzione

Ci sono bambini per cui l’assunzione di frutta a volte risulta più difficoltosa. In queste situazioni non si dovrà assolutamente demordere ed eventualmente optare per un metodo di assunzione creativo. Le modalità di assunzione sono principalmente 3: fresca, omogeneizzata o da bere.

La frutta omogeneizzata in vasetto è indicata per i primi mesi, nel momento di transizione in cui il bambino passa dall’assunzione del latte ai cibi semi-solidi. È bene sottolineare inoltre come quella in vasetto, sia frutta altamente controllata, quindi più sicura, e come sia anche notevolmente più digeribile grazie alla polpa molto fine. Inoltre i vasetti sono anche particolarmente comodi perché si possono portare ovunque ed essere dati al bambino al momento dell’occorrenza.

Il passaggio alla frutta fresca

Una volta che il piccolo avrà preso confidenza con i sapori di frutta e pappine potrà avvenire il passaggio a quella fresca. Fate attenzione che l’alimento sia:

fresco e selezionatissimo;
• sbucciato o quantomeno lavato accuratamente;
• grattugiato, schiacciato oppure tagliato in piccolissimi pezzi.

Evitare ove possibile l’aggiunta di zuccheri, consiglio valido in realtà per qualsiasi alimento somministrato al bambino.

I succhi di frutta

Esiste una terza possibilità per far assumere frutta al bambino ed è spesso anche la più gradita per i piccoli palati: quella del succo di frutta. Quest’ottima merenda, oltre ovviamente a dissetare, fornisce il medesimo apporto nutritivo offerto dalla frutta fresca. Ma fate attenzione alla scelta del prodotto. Nel momento in cui vi accingete a selezionare cosa acquistare assicuratevi di privilegiare prodotti di qualità, controllando ovviamente la % di frutta contenuta. Per legge, il succo di frutta deve essere composto al 100% da frutta senza ulteriori aggiunte di zuccheri. Per quanto riguarda invece i nettari di frutta questi avranno solamente il 40% di polpa con aggiunte di acqua e zuccheri. In alternativa al succo di frutta, una soluzione ancora più ottimale è quella di preparare spremute fatte in casa o frullati.

Scritto da Alice Sacchi
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