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Festa delle Donne spiegata ai bambini: il significato

La festa delle Donne spiegata ai bambini: le origini, il significato e perché si regalano le mimose per questa ricorrenza.

Ogni anno l’8 marzo ricorre la festa delle Donne per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo. La festa delle Donne spiegata ai bambini: il significato.

La festa delle Donne spiegata ai bambini

L’8 marzo è la festa delle Donne: un giorno di memoria, ma anche di riflessione. In questa data si vuole ricordare quanto le mamme siano speciali e quanto il loro lavoro di donne, madri, mogli, professioniste sia importante. È un’occasione importante per chiarire ai bambini cosa significa questa giornata. D’altronde, parlare ai più piccoli di queste tematiche è fondamentale in modo da crescere, oggi, ragazzi e ragazze che saranno degli adulti responsabili e consapevoli.

La scelta di celebrare la Giornata Internazionale o Festa delle Donne proprio l’8 marzo appare incerta, sembra infatti appartenere più alla leggenda che alla storia. Per molti anni si è raccontato che l’8 marzo del 1911, un gruppo di operaie di un’industria tessile di New York stesse scioperando da giorni contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. I proprietari della fabbrica, per stroncare la protesta, bloccarono le porte impedendo alle operaie di uscire. Divampò un incendio che causò la morte di ben 134 lavoratrici. Non sono stati ritrovati documenti che dimostrino la verità di questa vicenda. Un fatto drammatico realmente accaduto risale invece al 25 marzo 1911, nella fabbrica della Triangle di New York, dove si sviluppò un incendio mentre più di 100 operaie vi erano state rinchiuse per impedirne uno sciopero.

Perché si regalano le mimose alla festa delle Donne

In realtà, le mimose si regalano solo in Italia per la festa delle Donna. In Cina, per esempio, l’8 marzo si regalano enormi taniche di olio di semi. Nel 1946 tre donne dell’UDI (Unione Donne Italiane) proposero l’idea delle mimose, dopo la fine della guerra, perché era uno dei pochi fiori che fiorivano in quel periodo e perché costava poco.
In realtà, però, già durante il fascismo, quindi dopo la Prima Guerra Mondiale, nei luoghi di lavoro, soprattutto in fabbrica, le donne avevano cominciato a regalarsi tra loro un rametto di mimosa. Veniva portato un grande ramo e chi voleva ne prendeva un pezzetto e lo regalava a una collega, ad una amica. Era un segno di sorellanza, di vicinanza, di riconoscimento, del lottare insieme per i diritti delle donne. Un rametto di mimosa è composto da tanti pallini, non è mai solo. È un fiore collettivo, composto, cioè, da tante individualità, tanti pezzetti singoli che, insieme, compongono il fiore, proprio come le donne.

Scritto da Francesca Belcastro
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