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La dieta vegana è possibile anche in gravidanza

È possibile seguire una dieta vegana o vegetariana durante la gravidanza, senza alcun rischio per il feto? Scopriamo la risposta a questa domanda.

È possibile seguire una dieta vegana o vegetariana durante la gravidanza, senza alcun rischio per il feto? Scopriamo insieme la risposta a questa domanda.

Nonostante non siano stati effettuati test randomizzati per esaminare gli effetti di questo tipo di alimentazione sulla gravidanza, nel 2015 è stato pubblicato un resoconto riguardo 22 studi su “gravidanze vegane e vegetariane“, da cui non sono emersi aumenti dei principali difetti congeniti nella prole o nelle madri oggetto della ricerca. Secondo i medici, dunque, una dieta a base vegetale è salutare e adeguata dal punto di vista nutrizionale per le donne in gravidanza – purché ci sia una pianificazione appropriata, poiché le donne incinte che non consumano carne possono presentare carenze di nutrienti, come ferro e vitamina B12.

Dieta vegana in gravidanza: come bilanciare i nutrienti

Il ferro è fondamentale perché durante la gravidanza si verifica un aumento del volume del sangue, e l’anemia può aumentare il rischio di parto prematuro. Di conseguenza, le donne in dolce attesa hanno bisogno del doppio della quantità di ferro necessaria a una donna che non aspetta un figlio: vegetariane e vegane, dunque, dovrebbero consumare molti cibi ricchi di ferro, come fagioli, piselli secchi, lenticchie e spinaci. Inoltre, dal momento che l’organismo assimila con meno facilità il ferro da alimenti a base vegetale rispetto a quello contenuto nella carne, è necessario accompagnare questi cibi con sostanza ad altro contenuto di vitamina C, in modo da migliorarne l’assorbimento.

Anche le vitamine del gruppo B, tra cui la vitamina B12 e l’acido folico, sono fondamentali in gravidanza. La vitamina B12 non si trova nelle piante, ma è contenuta nel tofu, nel latte di soia, in alcuni cereali e nel lievito nutrizionale, che alcuni vegani mangiano come sostituto del formaggio. L’acido folico previene i difetti del tubo neurale alla colonna vertebrale e al cervello, che si verificano nel primo mese di gravidanza, e ogni donna in età fertile dovrebbe assumerne circa 400 microgrammi al giorno. Dal momento che la carenza di vitamina B12 e di acido folico aumenta ulteriormente il rischio di avere un bambino con difetti del tubo neurale, i medici spesso consigliano alle donne di assumere vitamine prenatali, che di solito contengono ferro, vitamina B12, acido folico e altri nutrienti.

I benefici degli alimenti vegetali

Non mangiare carne durante la gestazione può anche avere lati positivi. Secondo uno studio condotto nel 2010, infatti, seguire una dieta vegetariana nei primi tre mesi di gravidanza riduce il rischio di aumentare eccessivamente di peso. Le diete ad alto contenuto di alimenti vegetali, inoltre, possono ridurre il rischio di complicazioni, compreso il diabete gestazionale. Questo chiaramente va a favore dei vegetariani – ma anche degli onnivori che mangiano molte verdure durante la gravidanza.

Scritto da Alice Sacchi
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