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Curva glicemica in gravidanza: in cosa consiste

La curva glicemica serve per sapere se c’è diabete gestazionale. Ecco quando farla ed ecco i valori limite della glicemia in gravidanza.

Sottoporsi all’esame della curva glicemica è un momento fondamentale durante qualsiasi gravidanza. Tale test serve infatti a escludere che sia in atto il diabete gestazionale. Ecco in che cosa consiste l’esame e quali sono i valori limite della glicemia.

Curva glicemica in gravidanza

Tra gli esami da fare nel primo periodo della gravidanza, vi è anche la curva glicemica. Si tratta di un esame che viene prescritto nove volte su dieci, perché sono parecchi i casi di potenziale rischio. Per esempio, deve essere sottoposta a quest’esame la donna che, durante una gravidanza precedente, ha sviluppato il diabete gestazione. Oppure, la donna che ha precedentemente partorito un bambino particolarmente pesante, sopra i 4 chilogrammi. Sono anche potenzialmente a rischio le donne che nelle primissime settimane di gravidanza hanno accumulato parecchio peso, oppure le donne che già partono in sovrappeso. Anche l’età della gestante è un altro fattore di rischio: conviene quindi sottoporsi all’esame e scongiurare qualsiasi rischio. Anche perché, diciamolo, si tratta di un esame tutto sommato poco invasivo, bisogna solo mandare giù un po’ di zucchero.

Esami curva glicemica

In pochissime parole, l’esame funziona così: si misura, con un primo prelievo, il valore della glicemia della donna gravida a digiuno. Dopo di che la gestante dovrà bere una soluzione glucosata composta da acqua e 75-100 grammi di zucchero. Per alcune donne risulta un esame poco piacevole perché può provocare un po’ di disgusto. Detto questo, una volta bevuta la soluzione, si ripete l’analisi ogni mezz’ora per tre ore. I risultati potranno dire se la glicemia è nella norma, se vi è una tendenza, propensione a sviluppare il diabete o se, purtroppo, il diabete è già conclamato. Dunque il test deve essere eseguito al mattino, a digiuno.

Glicemia valori normali

I valori normali di riferimento della glicemia misurata a digiuno sono normalmente compresi tra 60 e 110 mg/dl. Dunque, se l’esame della glicemia a digiuno mostra livelli superiori ai limiti della norma, qualcosa non va. Non per forza si tratta di diabete, poiché per conclamare la patologia devono essere individuati valori ≥ 126 mg/dl. Negli altri casi, si parla di alterata glicemia a digiuno. Ma, se nel primo trimestre di gravidanza, si rilevano due valori di glicemia uguali o superiori a 92 mg/dl, allora la diagnosi di diabete gestazionale è praticamente certa. Va anche detto, che se dall’esame della glicemia nel primo trimestre della gravidanza risultano due valori uguali o superiori a 126 mg/dL, vuol dire che il diabete era già in corso e che nulla ha a che fare con la gestazione. In tutti i casi, se i valori sono fuori dalla norma, l’unica cosa da fare è contattare subito il ginecologo di fiducia, che saprà indicare la strada migliore per portare a termine la gravidanza.

Scritto da Emanuela Stifano
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