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Come funziona l’allattamento al seno: l’esperimento di Nicky Gibbon

Nutrire un neonato non è semplice e le mamme lo sanno: come funziona davvero l'allattamento al seno spiegato in modo pratico.

Allattare al seno è un gesto del tutto naturale, ma non è né facile né immediato. Quando si allatta al seno gli ostacoli che si possono incontrare possono essere diversi: ragadi, mastiti, bimbi che crescono poco, solo per citarne alcuni. Sul web ci sono numerose guide all’allattamento che possono aiutare le mamme, soprattutto coloro che si trovano alla loro prima esperienza. Dopo il parto, infatti, quasi tutte le mamme sono assalite dai dubbi: vediamo in modo pratico come funziona l’allattamento al seno.

Come funziona l’allattamento al seno

Nicky Gibbon è una volontaria presso il Calderdale Breastfeeding Peer Support Service del West Yorkshire, nel Regno Unito, un’associazione che offre supporto e informazioni alle neomamme. Recentemente Nicky ha spiegato in modo pratico come funziona davvero l’allattamento al seno. Nutrire il neonato non è sempre facile, e le mamme lo sanno bene, soprattutto coloro che sono alle prese con il loro primo figlio. Molto spesso, infatti, ci si trova ad avere a che fare con piccoli inconvenienti fastidiosi. La domanda più gettonata dalle neomamme è: perché il bebè sembra essere ancora affamato alla fine di una poppata? La volontaria ha provato a sciogliere i dubbi delle neomamme servendosi solo di una spugna e di alcuni bicchieri di vino.

L’esperimento pratico

Nicky Gibbon, per spiegare come funziona davvero l’allattamento al seno, si è servita unicamente di una spugna e di alcuni bicchieri. La donna ha riempito una bacinella con un composto di acqua, colorante blu e olio, soluzione che rappresenta il latte materno. In questa soluzione l’olio rappresenta la parte più calorica e grassa. In seguito Nicky ha mescolato il tutto e all’interno vi ha inserito la spugna, che sta a simboleggiare il seno. Il primo bicchiere si è riempito con acqua blu e rappresenta la fase in cui il bambino succhia rapidamente perché il seno è pieno di liquido. Successivamente, ha continuato a spremere la spugna e nel secondo bicchiere è stato rilasciato olio e acqua.

In questa fase, il piccolo rallenta le poppate, dal momento che il liquido è più consistente. Nella terza fase, quando la spugna rilascia l’olio, la parte più grassa e ricca, il neonato comincia a succhiare la parte più nutriente e grassa del latte con più lentezza. Credendo che il bambino non abbia più fame, la mamma lo stacca dal seno, inconsapevole del fatto che le poppate più lenti sono quelle più nutrienti. Bisognerebbe aspettare fino a quando il neonato non si stacca da solo. Alla fine Nicky ha ricordato che il seno produce quantità diverse di latte a seconda della richiesta del bambino e quindi non bisogna avere paura di non nutrirlo abbastanza.

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