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Il bikini in gravidanza fa male?

Affrontare una gravidanza durante il periodo estivo può essere più faticoso: vediamo che tipo di costume indossare

Non esiste nessuna evidenza scientifica che dimostri che il bikini in gravidanza faccia male a mamma o bambino. I raggi UVA diretti sulla pancia non causano nessun tipo di rischio al feto, chiaramente bisogna adottare alcuni accorgimenti che, tuttavia, non riguardano direttamente il tipo di costume da indossare.

Sole in gravidanza

In generale è bene non esporsi mai interamente alla luce solare per più di venti minuti, molte fonti consigliano di indossare un costume intero o di coprire la pancia con un panno anche umido, ma, a dire il vero, sarebbe opportuno non esporsi mai per più del tempo indicato sopra, neanche con un costume intero e la pancia coperta. Il surriscaldamento del corpo, soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza, potrebbe anche compromettere il corretto sviluppo del feto. I colpi di calore durante la stagione estiva vanno evitati con tutte le accortezze possibili e ciò non si riferisce solo alla spiaggia. Anche in città nelle ore più calde si può essere soggetti a colpi di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nella fascia oraria del mezzogiorno. Durante le altre ore si consiglia sempre di portare un cappello a tesa larga per riparare la testa.

Le donne in stato di gravidanza devono sicuramente utilizzare una crema protettiva alta (meglio se 50, soprattutto sul viso), in quanto è possibile che siano soggette alla comparsa delle famose macchie scure, dette cloasma gravidico, dovute ad un accumulo eccessivo di vitamina D in zone localizzate della pelle. Oltre a questo, per evitare cali di pressione, è sempre bene non stare sotto la luce del sole diretta negli orari più caldi: si consiglia sempre di non esporsi direttamente, come detto sopra, nell’orario centrale tra le 11 e le 16.

In secondo luogo, mai sottovalutare l’idratazione: è sempre opportuno avere a disposizione acqua e frutta fresca, in modo da reintegrare tutti i sali minerali persi con il sudore. Nonostante ciò, durante il periodo estivo, il mare può essere molto indicato in quanto la vitamina D, assunta attraverso l’esposizione diretta al sole, può rafforzare le ossa della mamma e del bambino. Per la sintetizzazione della vitamina D sono sufficienti anche solo 20 minuti di esposizione diretta alla luce del sole, motivo per cui, per il restante tempo, è meglio ripararsi sotto l’ombrellone.

Il bikini in gravidanza fa male?

Un altro benefit dovuto al mare è la possibilità di fare passeggiate in acqua, che possono essere molto efficaci contro il gonfiore delle gambe, soprattutto durante l’ultimo trimestre di gravidanza. Tornando ai tipi di costumi da indossare, si può tranquillamente scegliere di indossare bikini, tankini o costume intero, ma ciò dipende dal gusto e dal comfort personale della donna. A livello estetico, molte donne, anche a causa delle smagliature, potrebbero preferire un costume intero, in questo caso vi sono molte linee di abbigliamento che propongono costumi perfettamente ideati per le donne in gravidanza.

Per quanto riguarda i bikini, è possibile acquistare ogni modello, purché sia sufficientemente largo e regolabile, per fare spazio alla pancia. Il tankini, invece, è la via di mezzo tra bikini e costume intero, in quanto presenta una mutanda più alta e più ampia, ne esistono di vari modelli, alcuni ideati apposta per le donne in gravidanza. In conclusione, il fatto di scegliere il bikini è solo un fatto personale, nulla ha a che vedere con lo stato di buona salute del bambino, che, come si è detto, dipende dal benessere generale della madre. Affrontare una gravidanza durante il periodo estivo può essere più faticoso, anche per il gonfiore di gambe e caviglie, ma fattibile se seguono tutti gli accorgimenti detti sopra.

Scritto da Redazione Online
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