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Adottare un bambino da single: è possibile in Italia?

In Italia, adottare un bambino quando si è single non è per niente facile. Il processo, per essere avviato, richiede dei requisiti e delle situazioni ben precise.

Sono molte le coppie che al giorno d’oggi ricorrono all’adozione di un bambino, ma la richiedono anche i single. I motivi possono essere vari. Una coppia potrebbe non riuscire ad avere un figlio per motivi biologici, oppure potrebbe voler fare un atto di bene e togliere da una situazione di difficoltà un bambino che non è loro. È possibile fare questo anche se non si ha nessuno al proprio fianco? È possibile per un single prendere in adozione un bambino?

Adottare un bambino da single: è possibile?

Innanzi tutto se si è single e si desidera adottare un bambino bisogna soddisfare una serie di requisiti fondamentali. Infatti in Italia solo le coppie sposate eterosessuali hanno la possibilità di adottare un bambino. Questa possibilità è data ad un single solo in specifiche situazioni.

Queste situazioni sono definite dall’articolo 44. Dice che è possibile solo nel caso in cui ci sia stato precedentemente un rapporto duraturo e stabile tra il bambino e la persona che desidera prenderlo in affidamento e solo in caso questo bambino sia affetto da un disabilità grave. Il requisito fondamentale quindi è che tra il minore e chi desidera adottarlo sia già instaurato un rapporto saldo.

Adozione da single: requisiti e consigli

Per prima cosa il minore deve essere in stato di abbandono. Il bambino deve essere quindi sprovvisto di qualsiasi tipo di sostegno genitoriale e deve essere una situazione definitiva per il piccolo. La differenza di età tra il bambino e il genitore adottivo deve essere di almeno 18 anni ma allo stesso tempo inferiore ai 45 anni. Colui che desidera adottare deve essere giudicato in grado di intendere e di volere, idoneo sia moralmente che psicologicamente all’adozione.

Quindi adottare un bambino quando si è single non è cosa semplice. Per fare in modo che ciò avvenga, può essere opportuno prepararsi debitamente all’esperienza genitoriale, in modo tale da farsi trovare pronti e preparati di fronte a qualsiasi perplessità venga posta da un’agenzia di adozione. Restringere il campo di ricerca per agenzie che consentono l’adozione da parte di un single. Alcune agenzie infatti non prendono nemmeno in considerazione questa idea. Risulterebbe quindi inutile tenere in considerazione queste agenzie. È inoltre consigliabile effettuare ricerche a livello globale, fuori dall’Italia. Come abbiamo visto, in Italia adottare un bambino da single richiede l’incontro di parecchi fattori. In altri paesi invece il procedimento è più veloce.

Le fasi per l’adozione di un bambino

Una volta avviate le pratiche per l’adozione bisogna prepararsi a subire un’indagine psicosociale. Gli psicologi vorranno tracciare un profilo per poter capire se il candidato all’adozione è una persona adatta a crescere un bambino. Le ricerche che verranno effettuate serviranno a delineare la sua situazione medica, professionale e finanziaria. Si dovrà discutere con un perito circa i procedimenti per l’adozione. Questo valuterà la zona in cui il single che vuole adottare residente e se rispetta le condizioni necessarie per la crescita di un bambino.

Alla fine di queste indagini sarà emanato un documento su cui vengono riportati i risultati ottenuti. Insomma adottare un bambino in Italia è una procedura lunga e complessa da eseguire. La chance migliore per riuscire in questo è fare riferimento ad agenzie di adozioni estere. Anche in questo caso però i controlli effettuati e i criteri richiesti non sono da meno. Molte agenzie non considerano un genitore single e quelle che lo fanno si assicureranno in modo preciso e scrupoloso che il candidato all’adozione sia in grado di crescere il piccolo, che abbia le giuste facoltà psicologiche e che abbia la giusta situazione finanziaria e lavorativa.

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