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3 buoni motivi per fare il secondo figlio

Un secondo figlio in arrivo? Niente paura. Si può sopravvivere a questo terremoto, mantenendo saldi i rapporti col partner.

Un secondo figlio. Una scelta d’amore, sicuramente. Il secondo frutto di un amore esistente e forte oppure, spesso, la decisione di coronare un nuovo amore, magari quello, finalmente, per la vita. Magari quel segno positivo sul test di gravidanza non era atteso o cercato ed ha quindi portato con se paure e timori. Ecco perché fare un secondo figlio dovrebbe essere comunque una scelta ponderata e presa con lucidità, alla luce di molteplici fattori.

Quando fare il secondo figlio

La prima incognita riguarda il quando. Quando si ha già un bambino che diventa il mondo di mamma e papà, un nuovo mondo al quale pazientemente ci siamo abituati con amore, bisogna ben calcolare tutti e pro e i contro di una nuova gravidanza. Se tra il primogenito ed il nascituro ci fosse solo un anno di differenza sarebbe come avere due gemelli. Una fatica doppia tra pannolini e notti insonni. Insomma, un gran da fare per mamma e papà. Di contro, si azzererebbe la percezione del primogenito di “esser stato rimpiazzato” e dunque eviteremmo i capricci da gelosia.

Far passare almeno due o tre anni da una gravidanza all’altra sembra la scelta migliore, in quanto il primogenito sarà più autonomo e responsabilizzato e sarà più facile gestire un bambino che va all’asilo ed uno che ha ancora bisogno della mamma h24. Tuttavia, le questione gelosia si fa più probabile, col piccolo che improvvisamente non è più l’unico principino di mamma e papà. Può essere anche una scelta economica, in quanto si possono riutilizzare numerosi accessori del primogenito, che ancora non hanno preso la muffa in cantina.

Se tra il primogenito ed il secondogenito dovesse esserci una differenza d’età superiore ai 4 anni, la questione si complicherebbe. Il primogenito si è infatti abituato ad essere il Re della casa e potrebbe non prender bene l’arrivo di un “intruso”. Il tutto dovrebbe essere accettato anche dal bambino e spiegato al piccolo con molta calma e pazienza, come se si trattasse di un adulto. In questo caso, il rischio che il primogenito sia geloso del piccolo e non voglia giocare con lui è molto alto, ma tutto dipende dalle strategie messe in atto dai genitori per non farlo mai sentire escluso.

Chiaramente non esiste una regola su quando sia meglio avere un secondo figlio. A volte sceglie il caso, il destino o l’amore, ma bisogna essere preparate e pronte a tutto, anche alla guerra dei giochi in salotto o in cameretta.

Si tratta di una scelta in cui anche il padre ha il suo ruolo. Sarà una scelta di famiglia, legata anche alla stabilità economica della stessa che, ai giorni nostri, non è una questione secondaria. Due figli costano e costano molto e per farli vivere al meglio bisogna almeno lavorare in due.

Secondo figlio a 40 anni

A quarant’anni una donna è certamente ancora in grado di poter diventare madre, tuttavia deve tener presente alcune questioni mediche e patologiche che non rappresentano la norma ma vanno esposte. Purtroppo, dopo i 35 anni di età, c’è un maggior rischio di aborti spontanei ed anomalie cromosomiche del feto.

Oltre i 35 anni d’età, le possibilità di concepimento di una donna si dimezzano nei giorni dell’ovulazione. Ciò non vuole dire che non si possa rimanere incinte, ma che sia molto più difficile che dai 20 ai 30 anni. A volte sono necessarie altre modalità per rimanere incinta rispetto a quella tradizionale.

Inoltre, una gravidanza non è un gioco da ragazzi. Sottopone l’intero organismo ad un forte stress e dunque anche per la madre può essere pericoloso restare incinta in età avanzata.

Un minimo rischio di aborto esiste normalmente e si attesta intorno al 10 per cento dei casi. Pensate che, invece, dopo i 45 anni, si arriva fino all’80% dei casi in cui si verifica un aborto spontaneo. Si moltiplica anche il rischio di una nascita prematura del bambino, con casi di crescita fetale non nella norma.

Dopo i 40, una donna è a rischio anche in merito ad alcune patologie e può purtroppo sviluppare diabete gestazionale ed altre patologie che possono trasmettersi al feto. Sono frequenti, inoltre, le emorragie post-partum, molto pericolose per le madri.

Il taglio cesareo è una scelta legata al posizionamento del bambino ed ai rischi del parto stesso, ma, purtroppo, i bambini messi al mondo oltre i 40 anni d’età lo fanno maggiormente tramite cesareo.

Tutto questo non vuol dire che una donna a 40 anni debba arrendersi e non portare avanti la gravidanza di un secondo figlio. Vuol dire solo essere coscienti dei rischi ed effettuare controlli approfonditi per scongiurare, ad esempio, il rischio di alterazioni cromosomiche. Purtroppo a 40 anni è più alto il rischio di dare alla luce un bambino con sindrome di down rispetto ai 30 o 35. Si tratta di un bambino su 100 con queste problematiche a 40 anni ed addirittura uno su 35 a 45 anni.

Come sopravvivere a due figli

Ci eravamo appena riappropriati della nostra routine ed, adesso, ci spaventa avere di nuovo a che fare con pannolini, pianti nella notte e pappe? Niente paura, se tra pochissimo saremo mamme di due figli al di sotto dei 3 anni, ci sono degli escamotages per farcela, senza paura.

Innanzitutto è molto importante l’organizzazione. Sarà improbabile che riusciate a lavorare e badare da sole a due bambini piccoli, ma se doveste riuscirci, sarà grazie ad una calendarizzazione di tutti gli impegni. Sarà importantissimo dividere i compiti col marito che, magari, potrà occuparsi del più grande mentre la mamma avrà a che fare col neonato.

Non abbiate paura di chiedere aiuto. A volte noi mamme ci sentiamo eroine senza macchia e senza paura e non ci rendiamo conto che potremmo respirare chiedendo aiuto a nonne, zii o amici fidati. Sicuramente, in questo modo, saprete gestire meglio i due pargoli, senza ansie e riuscirete a ritagliarvi qualche momento per voi. Nulla vieta che assoldiate una babysitter nei momenti in cui non vi è possibile tenere i bambini, magari per motivi di lavoro.

Se vi sentite particolarmente sotto pressione, prendetevi una pausa. Tornerete ad occuparvi dei vostri figli in modo ancor più diligente quando vi sarete occupate un po’ di voi stesse. Una mamma non è un robot!

Paura secondo figlio

Indubbiamente qualunque gravidanza crea un po’ di timore. Ci pensate al miracolo di una vita che cresce dentro di noi? Attenzione, però. Non dimenticate di esserci già passate. Voi sapete già cosa si prova e, nonostante ogni gravidanza sia diversa, certo, adesso avete dalla vostra parte la conoscenza del vostro corpo durante questa ricchissima esperienza a livello emotivo. Quindi, abbandonate la paura, ed impugnate il coraggio!

Sicuramente avere due figli magari piccoli comporta una maggiore responsabilità e ti starai chiedendo se sarai all’altezza. Parti dal presupposto che non sei sola in questa scelta e che tuo marito o il tuo compagno sapranno darti tutto l’aiuto che serve per crescere al meglio i tuoi due figli.

La paura più grande è sicuramente legata alle reazioni del più grande di fronte ad un nuovo arrivo in famiglia. Se il bambino ha la capacità di comprendere ed è già grandicello, il consiglio più importante che posso darvi è quello di parlargli con sincerità e serietà, facendogli capire che nulla cambierà nella sua vita. Anzi, egli avrà qualcuno con cui giocare ma anche un fratellino o una sorellina di cui prendersi cura. Non tutti i bambini reagiscono male di fronte ad una nuova nascita e, se lo fanno, spesso, è un problema momentaneo.

Gelosia primo figlio

Può capitare che il primogenito non prenda bene l’arrivo di un fratellino o sorellina, soprattutto se era particolarmente viziato come è normale con un primo figlio. Adesso dovrà improvvisamente dividere mamma e papà con uno sconosciuto sostanzialmente. Mettetevi nei suoi panni: voi che fareste? Sicuramente potrebbe essere un incubo anche per voi. Cercando di ragionare come vostro figlio (non sentitevi mai superiori a lui nei ragionamenti!), includetelo in ogni attività che riguardi il secondogenito.

Isolare il primogenito dando eccessive attenzioni al neonato potrebbe essere deleterio per il piccolo, soprattutto se dotato di grande sensibilità.

Non spaventatevi se, all’inizio, simulerà malesseri o farà il diavolo a quattro per ottenere maggiori attenzioni dalla madre, parificandosi al neonato. Lo farà a fin di bene e voi dovrete dargliele quelle attenzioni, sempre.

Dovreste cercare inoltre di passare del tempo da sole con il più grande, facendogli proprio capire che è lui adesso che “porta i pantaloni in casa” e che allo stesso modo può ancora stare da solo con mamma e papà, proprio come prima.

Ovviamente per quest’ultima operazione, vi servono dei “complici”: tate, babysistter, nonne, etc. che possano occuparsi efficacemente del neonato. Non che serva questa raccomandazione ma non lasciate mai i vostri figli con persone conosciute da poco o delle quali non vi fidate abbastanza. La prudenza non è mai troppa.

Se, nonostante questo, il vostro bambino mostra forti segni di sofferenza, non si esclude la possibilità di un supporto psicologico con un soggetto esterno che possa fargli capire come nulla di tragico sia avvenuto nella sua vita e come egli sia ancora amato da mamma e papà.

In questa questione il ruolo principale lo svolgono i genitori, con un comportamento teso ad includere entrambi i bambini in tutte le attività. Non sgridate mai il più grande se non ce n’è bisogno e non aumentare l’aggressività nei suoi confronti. Cercate di essere pazienti e di comprendere che per lui è un momento difficile. Incoraggiatelo a giocare col secondo figlio, ma sempre tenendo i due sott’occhio, per evitare che qualcuno si faccia male. Non tutti i bambini prendono male l’arrivo di un fratellino o di una sorellina. Molti lo vedono o la vedono come un giocattolo, magari una bambola di cui prendersi cura. L’importante, in questo caso, è che comprendano che non è un giocattolo, ma un essere umano proprio come loro. Solitamente tutto si risolve per il meglio nel giro di pochi mesi e la famiglia diviene più unita che mai!

Avere dei figli e crescerli nonostante tutte le paure che si possono giustamente riscontrare, rimane comunque per le donne una delle cose più belle che possano capitare. La scelta di avere un secondo figlio può certo spaventare, ma alla fine sicuramente prevale la gioia di questo evento. Per tutte le mamme che volessero avere consigli su come comportarsi in vista di un secondo figlio o come combattere le perplessità che possono esserci prima di compiere questo passo, proponiamo la lettura i alcuni libri acquistabili su Amazon che mettono anche a confronto le storie e le sensazioni di altre donne con due o più figli. Di seguito riportiamo i più veduti e interessanti:

1)Guarda che sono due!, un libro per raccontare l’esperienza dell’arrivo di un fratellino, tra equilibri da ricreare e paure da sfatare, tecniche di sopravvivenza ed evoluzioni da compiere. Da come affrontare la seconda gravidanza a come salvarsi dai sensi di colpa verso il primogenito, dalle tecniche antigelosia a quelle per non trascurare se stesse e l’unità familiare.

2)Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina” risponde ai dubbi e agli interrogativi dei genitori che vogliono favorire l’intesa tra fratelli negli anni dell’infanzia. E per le mamme che stanno allattando quando scoprono di essere nuovamente in attesa, le dritte di ginecologi e consulenti in allattamento. Il volume è arricchito da numerose testimonianze di genitori (di due, tre, quattro, cinque e più figli!), tante voci che confermano il detto semplice ma profondamente vero: quando arriva un nuovo bimbo, l’amore non si divide, si moltiplica.

Scritto da Azzurra Lorenzini
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