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Torino, arrestate due maestre. Lasciavano i bambini al freddo

A Torino, due maestre d'asilo sono state arrestate per la condotta riprovevole tenuta con i bambini nella loro struttura. Vediamo che cos'è successo.

I maltrattamenti sui minori sono una terribile piaga per la nostra società, soprattutto quando avvengono in contesti dove i bambini dovrebbero essere seguiti con attenzione e serietà. A Torino, due maestre d’asilo sono state arrestate proprio per la condotta che avrebbero tenuto con i bambini all’interno della loro struttura. Vediamo insieme che cos’è successo.

L’accaduto

I terribili fatti hanno avuto luogo all’interno di un asilo nido privato di Torino allestito dalle due educatrici, rispettivamente madre e figlia, per bambini tra i 3 mesi e i 3 anni. Secondo le testimonianze raccolte e la ricostruzione dei fatti, l’asilo incriminato accoglieva fin troppi bambini all’interno delle proprie mura, superando le soglie previste dalla legge. Di conseguenza, nel tentativo di ridurre il numero di presenze, la due donne avevano ben pensato di lasciare i piccoli tutto il giorno al freddo e senza cibo, privandoli anche del sonno, di modo che si ammalassero e rimanessero a casa. A questo scopo avevano dunque predisposto una “stanza delle punizioni“, sfruttando una mansarda senza riscaldamento, in cui i piccoli finivano per trascorrere diverse ore piangendo per il sonno o per la fame.

Fortunatamente, grazie alla denuncia di alcun dipendenti presso la struttura, la polizia ha potuto far partire le indagini e fermare tempestivamente questa barbarie. Le due maestre, quindi, sono state arrestate e portate in carcere, dove dovranno rispondere dell’accusa di maltrattamenti prolungati e aggravati, trattandosi di minori.

La difesa delle maestre

Nonostante gli accertamenti effettuati, le due donne hanno tentato di difendersi e giustificare il loro comportamento. Una delle due accusate, infatti, ha ammesso di aver sbagliato, ma non tanto per i gesti compiuti quanto per la considerazione che avrebbe avuto verso i bambini: ”Ho sbagliato nel pensare ai piccoli del nido come se fossero miei figli”, ha dichiarato alla polizia. Dopo l’arresto, inoltre, è subentrato l’avvocato della donna, che ha cercato di contestualizzare l’accaduto e le accuse verso le due maestre: “È possibile che in alcune circostanze si siano verificati fatti poco compatibili con un regolare asilo nido, ma mai maltrattamenti”. Il difensore si è anche soffermato sulla questione della privazione di sonno cui erano sottoposti i bambini: “Il fatto di non farli dormire oltre le 10 di mattina era un modo per insegnare ai bambini la giusta alternanza sonno-veglia”.

Come se questo non fosse abbastanza, secondo l’accusa le due educatrici non erano nemmeno solite rispettare le norme di igiene all’interno della loro struttura: non era raro, infatti, che scambiassero ciucci e cucchiai tra i bambini – probabilmente sempre con l’intenzione di favorire la trasmissione di eventuali malattie.

Scritto da Alice Sacchi
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