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Reddito di maternità: tutto quello che devi sapere

Arriva un'iniziativa a favore delle donne che scelgono di rinunciare al lavoro per la famiglia: il reddito di maternità. Vediamo di cosa si tratta!

Conciliare vita privata e vita professionale non è mai semplice, soprattutto quando si è anche mamme. Non molto tempo fa, infatti, avevamo parlato di un fenomeno che interessa sempre più donne nel nostro paese, ovvero l’aumento delle dimissioni volontarie.

La decisione di rinunciare al lavoro per dedicarsi alla propria famiglia non va mai presa con leggerezza, proprio perché bisogna valutare se il tempo libero che si guadagna rimanendo a casa possa compensare la mancanza di un’entrata fissa. Tuttavia, per sostenere chi sceglie di intraprendere questa strada, dalla politica arriva un’iniziativa destinata esclusivamente alle donne: il reddito di maternità. Vediamo insieme di cosa si tratta e cosa prevede.

Reddito di maternità: che cos’è?

Il reddito di maternità consiste nell’assegnazione di un contributo pari a mille euro al mese alle mamme che scelgono di rinunciare al lavoro per accudire un figlio appena nato, che verrà erogato per otto anni e si rinnoverà alla nascita di un secondo figlio. Inoltre, l’indennità riconosciuta diventa vitalizia alla nascita del quarto figlio, oppure in caso di nascita di figlio con disabilità. Chiaramente, il contributo viene sospeso qualora la madre riprendesse a lavorare.

Per poter accedere a questo servizio è necessario essere una madre lavoratrice e avere la cittadinanza italiana. Solo chi possiede questi requisiti, infatti, potrà avanzare una richiesta presso il proprio Comune, presentandosi entro quindici giorni dalla nascita del figlio (o dalla sentenza di adozione, qualora si trattasse di mamme adottive).

Reddito di maternità: da dove arriva?

Il reddito di maternità è una delle proposte avanzate dal Popolo della Famiglia, che ne ha fatto un punto cardine del suo programma presentato in occasione delle elezioni del 4 marzo 2018. Nonostante l’esito delle elezioni, il partito ha continuato la sua battaglia e ha presentato, il 9 novembre 2018, la proposta di legge presso la Corte suprema di Cassazione a Roma. Tuttavia, affinché la legge possa passare alle Camere per poter ricevere l’approvazione, è necessario il sostegno di almeno cinquantamila cittadini, che devono sottoscrivere l’iniziativa firmando dei moduli vidimati da presentare poi agli organi competenti.

Per questo motivo, il Popolo della Famiglia ha iniziato una raccolta firme in tutta Italia, che si concluderà il 9 aprile di quest’anno, quando il partito consegnerà le sottoscrizioni raccolte e presenterà anche le sue liste per le elezioni europee del prossimo maggio. In questo modo, la speranza è che la proposta a favore delle mamme arrivi all’attenzione dell’Europa intera, così che la famiglia torni ad assumere il ruolo prioritario che ha sempre ricoperto.

Scritto da Alice Sacchi
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