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Provincia di Napoli, ucciso bambino di 7 anni

A Napoli si è consumata l'ennesima tragedia familiare: morto il piccolo Giuseppe di 7 anni.

In provincia di Napoli, a Cardito, un bambino di sette anni è morto al termine di una tragica lite familiare. Per il piccolo sono state fatali le percosse ricevute – probabilmente – dal convivente della mamma; l’uomo ha colpito anche la sorellina di pochi mesi più grande. Illesa la terza sorellina di soli 4 anni.

A Cardito si è consumata l’ennesima tragedia domestica: durante una lite familiare, Giuseppe, un bambino di sette anni e la sorellina Noemi di appena un anno più grande sono stati vittime della furia del compagno della loro mamma. L’uomo si chiama Tony Sessoubti Badre, ha 24 anni, originario della Tunisia è nato in italia. La polizia di stato è intervenuta grazie ad una chiamata di emergenza che segnalava come dalla palazzina della famiglia provenissero delle grida preoccupanti. La Squadra mobile di Napoli – con l’aiuto del commissariato di Afragola – dopo aver interrogato la madre dei bambini e il compagno è arrivata la misura restrittiva che ha portato all’arresto dell’uomo.

Ricostruzione dei fatti

Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stato l’uomo ad aggredire, picchiando a sangue, prima la convivente – Valentina – e poi i due figli che la donna aveva avuto dalla precedente relazione. Nonostante la corsa in ospedale, per il bambino non c’è stato nulla da fare mentre la sorellina è ancora ricoverata all’ospedale di Santobono con codice rosso. L’uomo sarebbe stato colto da un raptus di rabbia che lo avrebbe portato a prendere a calci e pugni i bambini perchè avevano rotto le spondine del letto appena comprato.

Per comprare la cameretta nuova avevamo fatto molti sacrifici, perciò quando i bambini hanno rotto le sponde del letto ho perso il controllo e li ho picchiati. Facevano troppa confusione, non stavano fermi un minuto. Mi dispiace per quello che ho fatto. Al bambino volevo bene.

Anche se probabilmente verrà confermato il fermo per per Tony, i pm stanno ancora valutando la versione di Valentina – la madre dei due piccoli: ad insospettire gli inquirenti è come la donna non abbia potuto sentire le grida dei figli se in quel momento era in casa con il resto della famiglia.

Francesco Emilio Borrelli, consigliere regoinale, si è subito messo in contatto con l’ospedale e le autorità competente sottolineando come il brutale autore di questa tragedia sia già nelle mani delle forze dell’ordine.

La commozione del vicinato

La chiamata di emergenza che avrebbe permesso alla sorellina di Giuseppe di salvarsi appena in tempo, sarebbe arrivata da un membro del vicinato che – allarmato dalle grida provenienti dalla palazzina – avrebbe chiamato i soccorsi. A poche ore dalla tragedia il marciapiede antistante alla abitazione si è riempito di fiori e di candele per il piccolo, vittima innocente.

Scritto da Alice Sacchi
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