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L’atteggiamento sportivo nel bambino: valori e consapevolezza

Gli imbrogli e gli altri inganni non sono così evidenti come lo erano un anno fa.

A tutti piace vincere: tuttavia, quando vostro figlio perde a un gioco ora – ed è inevitabile che lo faccia – ha finalmente un atteggiamento sportivo. I bambini di sette anni hanno una comprensione più acuta del concetto che ci sono vincitori e perdenti, e le persone fanno a turno. Quando diventa meno rigido nell’inventare e rispettare le regole, diventa più facile giocare con lui, sia per gli adulti che per i coetanei.

Questi atteggiamenti iniziano a plasmarsi verso i sette anni, e possono sorprendere i genitori che fino a poco tempo fa hanno lottato duramente per affrontare determinati capricci.

Atteggiamento sportivo e attività produttive

Gli imbrogli e gli altri inganni non sono così evidenti come lo erano un anno fa. Si può anche notare un calo generale delle bugie e delle menzogne. Il vostro bambino è meglio in grado di gestire gli errori e le perdite. I giochi che sono più complicati attraggono ora, come il classico Monopoly o Uno. Anche se esistono versioni digitali di tutti questi giochi, investite nelle versioni da tavolo “vecchio stile”. Manipolare fisicamente i pezzi del gioco aiuta vostro figlio a imparare meglio.

atteggiamento sportivo bambino

La vostra vita ora

Anche se vostro figlio legge abbastanza bene da solo, non rinunciate a leggere per lui. Vi permette di esporlo a materiale un po’ più impegnativo (è più facile sentire e comprendere parole grandi e frasi più lunghe che leggerle da solo). Inoltre, il tempo condiviso è ancora importante.

Quindi, se la lettura ha sempre fatto parte del vostro rituale di andare a letto, continuate così. Oppure, trovate del tempo dopo la scuola o nei fine settimana. Idealmente, incoraggiate vostro figlio a leggere un libro a voi, e poi fate a turno. Alcuni bambini sono pronti ad ascoltare libri più lunghi e possono apprezzare i classici illustrati, che presentano storie complesse con un’illustrazione su ogni pagina.

Scritto da Stefania Netti
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