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Come spiegare la Quaresima ai bambini

Come spiegare la Quaresima ai bambini: ecco qualche suggerimento per parlare ai più piccoli in modo chiaro e semplice.

Nel percorso di formazione alla fede cattolica è importante spiegare ai bambini i fondamenti della propria fede, affinché il loro cammino cristiano sia consapevole del significato del proprio culto e di tutte le festività che si susseguono durante l’anno liturgico. Spiegare cos’è la Quaresima ai bambini potrebbe sembrare complicato. In realtà è sufficiente illustrare il concetto in modo molto semplice, organizzando il discorso in pochi passaggi.

Quaresima: cosa significa

Quaresima significa letteralmente “40 giorni prima della Pasqua”. Si tratta, infatti, di un periodo che precede una delle più grandi feste cristiane, la Pasqua appunto, che celebra la Resurrezione di Gesù, figlio di Dio. Il periodo di Quaresima è visto da tutti i cristiani come un’opportunità per avvicinarsi ancora di più a Dio, alla fede. Durante i venerdì di Quaresima si osserva, almeno per gli adulti che godono di buona salute, un giorno di digiuno in segno di pentimento, raccoglimento, preghiera, purificazione del cuore e dello spirito, avvicinamento a Dio.

Per spiegare la Quaresima ai bambini non basta però dire loro cos’è la Quaresima o cosa significhi il suo nome. Prima di alludere a concetti più profondi e difficili da comprendere per la mente di un bambino, occorre certamente partire dalla sua collocazione temporale o più semplicemente, dall’inizio di questo periodo cristiano.

Quaresima: il significato delle ceneri

Per spiegare la Quaresima ai bambini occorre innanzitutto dire loro che questo periodo ha inizio subito dopo i festeggiamenti di Carnevale. Il Carnevale infatti rappresenta la conclusione di un periodo molto felice, sereno e gioioso che ha avuto inizio, nel calendario cristiano, con la nascita di Gesù a Natale. Con la festa di Carnevale si conclude questo gioioso periodo. Subito dopo Carnevale si entra nella Quaresima. Come? Quando esattamente?Mediante il Mercoledì delle Ceneri, una ricorrenza che segna proprio l’inizio del periodo quaresimale.

Le ceneri sono sinonimo di penitenza, rappresentazione della volontà dei cristiani di mettersi nelle mani di Dio. In Quaresima ci si affidarsi a Dio, si mettono nelle Sue mani i nostri peccati affinché si abbia da Lui il sostegno e la forza per cambiare rotta. Il Mercoledì delle Ceneri vengono “imposte le ceneri” da parte del sacerdote che sparge un pizzico di cenere sulla testa dei fedeli. Lo fa a dimostrazione della volontà di pentimento, di affidamento a Dio dei propri peccati. Il rito ambrosiano prevede che l’imposizione delle ceneri avvenga la prima Domenica di Quaresima. Per consuetudine, si utilizzano le ceneri ricavate dai rami secchi d’ulivo benedetti durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente.

Il cammino verso la Pasqua

Parlare della Quaresima ai bambini significa fare riferimento a un lungo periodo, che dura circa 40 giorni. Esso si conclude nel giorno del Giovedì Santo, ovvero il giovedì che precede la domenica di Pasqua. In questo giorno, Gesù partecipò all’Ultima Cena insieme agli apostoli, prima di andare a pregare sul monte degli Ulivi dove è stato arrestato. In questo giorno ha inizio il Triduo Pasquale che conduce alla crocifissione e resurrezione di Gesù. Durante la Quaresima i cristiani si preparano proprio a vivere la Pasqua di Gesù senza peccati, purificati, come rinati. La preparazione spirituale della Pasqua durante la Quaresima è caratterizzata dal digiuno nel giorno di venerdì di ogni settimana, astinenza, partecipazione a momenti di preghiera durante i quali viene ricordata la Via Crucis di Gesù che lo ha portato alla crocifissione.

Perché 40 giorni?

I 40 giorni sono stati stabiliti come legame con i giorni in cui Gesù, dopo essere stato battezzato da Giovanni Battista nel fiume Giordano, si ritirò nel deserto per meditare sulla sua missione di salvezza. Qui scacciò il diavolo che lo tentò più volte, per far comprendere agli uomini che è necessario pregare, raccogliersi in sé stessi, imparare a vivere in semplicità, certi che Dio è nel nostro cuore. Solo in questo modo sarà possibile allontanare il male e il peccato dalla nostra vita. La permanenza di Gesù nel deserto fu proprio di 40 giorni. Il numero 40, come altri numeri in particolare, ricorre più volte nelle Scritture:

  • 40 sono i giorni del Diluvio Universale,
  • in 40 giorni Gesù ammaestrò i suoi discepoli dopo la Risurrezione e l’Ascensione,
  • per 40 giorni Mosè rimase sul monte Sinai,
  • per 40 giorni Israele ha vagato nel deserto in cerca della propria “terra promessa”,
  • 40 sono i giorni del cammino di Elia prima di giungere al monte Oreb,
  • 40 giorni sono anche il tempo che Dio, durante la predicazione di Giona, concede a Ninive prima di distruggerla.

Quaresima: il digiuno

Per completare la spiegazione sulla Quaresima ai bambini è necessario far riferimento a un periodo particolare per ogni cristiano. Durante la Quaresima, infatti, i cristiano si preparano a festeggiare la Pasqua in cui Gesù Cristo. Gesù che resuscita, vince la morte e celebra la vita eterna. Per farlo al meglio, i cristiani devono purificarsi dai suoi peccati. Come lo può fare? Dedicandosi alla preghiera, alle opere di carità per aiutare il prossimo, compiendo dei gesti di penitenza, come il digiuno e l’astinenza dal mangiar carne almeno nel giorno di venerdì. Con il digiuno almeno parziale i cristiani intendono partecipare “simbolicamente” alla passione e alla sofferenza di Cristo per aprire il proprio animo a una vera conversione, volta ad accogliere e a mettere in pratica tutti gli insegnamenti di Gesù.

Scritto da Sabrina Rossi
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