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Come si trasmette la varicella negli adulti

La varicella è una malattia esantematica causata dal virus varicella zoster. Se contratta in età adulta, spesso causa sintomi particolarmente intensi.

La varicella è una malattia infettiva che colpisce di preferenza durante l’infanzia causata dal virus varicella zoster della famiglia degli Herpesvirus. Se contratta per la prima volta in età adulta, la varicella spesso causa sintomi particolarmente intensi. L’eruzione cutanea è più estesa e può determinare complicanze connesse alla sovrainfezione delle vescicole da parte di batteri (cellulite o, raramente, shock tossico streptococcico), polmonite, congiuntivite, trombocitopenia, artriti, epatiti e meningo-encefaliti.

Varicella adulti

Il rischio di contrarre la varicella in età adulta può essere ridotto mediante la vaccinazione (introdotta in Italia dal 2002 e con un’efficacia superiore all’80%), raccomandata a tutti coloro che hanno superato il tredicesimo anno di età e che non hanno ancora avuto la malattia. Anche se, nonostante il vaccino, consistente in due dosi a distanza di un paio di mesi l’una dall’altra, si dovesse contrarre la varicella, i sintomi saranno più lievi.

Tipici sintomi della varicella negli adulti sono febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eruzioni vescicolari disseminate (che si trasformano in croste in un arco temporale di circa quattro giorni) accompagnate da un prurito intenso, costantemente presente. La varicella va curata con prescrizione medica di farmaci antivirali (aciclovir), oltre ad antipiretici e preparati topici per alleviare il prurito. La varicella negli adulti è una patologia che si risolve in circa dieci giorni. L’esantema cutaneo, caratterizzato dall’insorgere di papule rosse, rispetto ai bambini, è più esteso e, con maggiore frequenza, si possono manifestare complicanze.

In particolare, per le donne in gravidanza, l’infezione può causare complicazioni sia per la futura mamma che per il feto (varicella neonatale o sindrome da varicella congenita), soprattutto se contratta nel primo trimestre. La varicella acquisita per via transplacentare può causare lesioni oculari ed anomalie dello sviluppo cerebrale, dei muscoli e delle ossa.

Anche se si contrae la varicella una volta nella vita, il virus rimane latente nell’organismo. Può riattivarsi soprattutto in caso di indebolimento delle difese immunitarie, causando l’”herpes zoster” (il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”) frequente con l’avanzare dell’età. Gli anziani sono anche particolarmente esposti al rischio di herpes oculare, che colpisce la regione del nervo ottico.

Contagio varicella

Il contagio della varicella è molto semplice, in quanto la malattia esantematica si trasmette molto facilmente da persona a persona per via aerea attraverso le goccioline del respiro che vengono diffuse nell’aria quando una persona infetta tossisce e starnutisce o, meno frequentemente, attraverso il contatto diretto con le lesioni cutanee causate dal virus. La varicella è una malattia estremamente contagiosa che ha un periodo di incubazione variabile tra le due e le tre settimane dal contagio. Solo dopo il periodo di incubazione iniziano a manifestarsi i primi sintomi caratteristici. Il periodo di contagio generalmente va da cinque giorni prima a cinque giorni dopo la comparsa delle prime vescicole.

Scritto da Stefania Maffeo
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