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Come curare il rotavirus nei bambini

Il rotavirus è un infezione che colpisce tutti: bambini, adulti e neonati. Vediamo come combatterla e le precauzioni da prendere.

Fino a qualche anno fa il rotavirus era una minaccia quasi sconosciuta ma oggi è un’infezione che colpisce più di 130.000 bambini all’anno e può essere combattuta solo con misure preventive. La malattia è più comune nei neonati e nei bambini piccoli. Tuttavia, anche i bambini più grandi e gli adulti possono ammalarsi di rotavirus. Una volta che una persona è stata contagiata, occorrono circa 2 giorni affinché compaiano i primi sintomi.

Rotavirus: sintomi

I bambini che vengono infettati possono avere diarrea acquosa grave, vomito, febbre o dolore addominale. Il vomito e la diarrea acquosa possono durare dai 3 agli 8 giorni. Ulteriori sintomi possono includere perdita di appetito e disidratazione (perdita di liquidi corporei) che può essere particolarmente pericoloso per i neonati e i bambini piccoli.

I sintomi della disidratazione includono:

– minzione diminuita
– gola e bocca secca
– sensazione di vertigini quando ci si alza in piedi
– pianto con assenza di lacrime
– insolita sonnolenza o pignoleria.

Gli adulti affetti da rotavirus tendono ad avere sintomi più lievi. I bambini, anche quelli che sono vaccinati, possono essere infettati da rotavirus più di una volta. Questo perché né l’infezione naturale, né la vaccinazione, offrono una protezione completa dalle infezioni future. I bambini che non sono vaccinati di solito presentano sintomi più gravi la prima volta che si ammalano, mentre i bambini vaccinati hanno meno probabilità di ammalarsi di rotavirus.

Come si manifesta il contagio

È un’infezione che colpisce tutte le classi sociali, anche se la differenza è che le persone con un maggiore potere d’acquisto hanno un migliore accesso alle cure e possono ridurre il tasso di mortalità nei bambini. Secondo gli specialisti, il contagio si manifesta in meno di una settimana, mentre dopo tre settimane di incubazione compaiono alcuni sintomi. Anche se è una malattia comune e reiterativa in tutti i paesi del mondo, soltanto negli ultimi anni ha spinto i ricercatori a trovare una cura. Uno studio ha dimostrato che il vaccino orale pentavalente ha ridotto il 90% delle ospedalizzazioni e le visite di emergenza relative a questo germe. Secondo tale studio, che ha coinvolto più di 70.000 bambini e neonati, il vaccino ha raggiunto il 98% di efficacia nella prevenzione dei casi di grave gastroenterite da rotavirus. Questa inoculazione attacca le diverse varianti di virus (sierotipi) che causano la gastroenterite.

Rotavarius prevenzione

Come già accennato, in attesa di cure efficaci, il miglior modo per combattere il rotavirus è attraverso azioni preventive e misure igieniche, prima tra tutte quella di lavarsi molto spesso le mani, fare una corretta manipolazione dei pannolini e eseguire una leggera clorazione dell’acqua da bere. Un altro modo molto efficace per proteggersi dal rotavirus è prevenire la disidratazione, bevendo molti liquidi. È possibile ottenere delle buoni soluzioni per la reidratazione orale senza alcuna prescrizione medica.

Cosa fare se un bambino ha il rotavirus

Tuttavia, non è semplice seguire sempre un percorso preventivo e, una volta che i sintomi del rotavirus si verificano, è necessario recarsi subito dal medico di base o, meglio ancora, direttamente dal pediatra. In generale, il trattamento consiste in una reidratazione orale e una dieta mirata. Per i casi più gravi, come la gastroenterite acuta, potrebbe essere necessario un ricovero in ospedale del bambino per eseguire l’idratazione in modo adeguato, anche per via endovenosa. Non esiste una vera e propria medicina specifica per il trattamento dell’infezione da rotavirus, ma il medico può raccomandare e prescrivere alcuni farmaci per trattare i sintomi. In questo caso, gli antibiotici non saranno di alcun aiuto perché combattono i batteri e non i virus. Poiché la malattia del rotavirus può causare vomito e diarrea forte, può portare alla disidratazione (perdita di liquidi corporei); quindi, i neonati, i bambini piccoli, gli anziani e le persone con altre malattie sono maggiormente a rischio di disidratazione.

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