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Il linguaggio del bambino a 13 mesi

Parlare al vostro bambino, anche se non può rispondere completamente, è estremamente utile.

Il linguaggio del bambino a 13 mesi consiste di tre o quattro parole. Il vostro probabilmente può dire “mama” o “papa”, e qualcosa come “ta ta” per ringraziare, “bo” per bottiglia e “ciao-ciao”. Tuttavia, non arrabbiatevi se non ci riesce: è ancora in quella che gli esperti chiamano la fase “passiva” dell’acquisizione del linguaggio. Questo significa che sta assorbendo tutte le parole e i discorsi intorno a lui, e archivia le informazioni per un uso successivo.

Anche se non dice nessuna parola in modo chiaro, probabilmente può comunicare i suoi bisogni con gesti (tenendo le braccia in fuori per farsi prendere in braccio), suoni e posizioni del corpo, come girare la testa lontano da qualcosa che non vuole.

Il linguaggio del bambino a 13 mesi: cosa fare

Se avete già un piccolo chiacchierone tra le mani, incoraggiatelo a continuare a provare nuove parole etichettando quante più azioni e oggetti potete. Usate un discorso chiaro e semplice. Parlate di dove state andando mentre gli allacciate la cintura nel suo seggiolino. Mentre siete al supermercato, ditegli cosa state guardando (“Prendiamo delle banane” o “Ecco il latte”). Parlare al vostro bambino, anche se non può rispondere completamente, lo fa sentire parte di quello che succede intorno a lui. Cantare canzoni, specialmente quelle con gesti, rende il discorso divertente e interessante, inoltre introducono il bambino alla musica.

L’altro lato del parlare è l’ascolto. Se volete incoraggiare il vostro bambino a parlare, ascoltatelo mentre “conversa” con voi proprio come fareste se poteste capire perfettamente ogni parola. Mantenete il contatto visivo e rispondete con sorrisi e cenni, e lui vorrà dirvi sempre di più. Inoltre, imparerà preziose lezioni su come ascoltare attentamente mentre un’altra persona sta parlando.

Anche se il linguaggio del bambino a 13 mesi è di poche parole, probabilmente può comunicarne molte di più. Avete mai notato come i bambini anche più giovani di 13 mesi salutano con la mano, mandano baci e annuiscono o scuotono la testa per dire sì o no? Stanno parlando con gesti che vi hanno osservato usare. Recenti ricerche suggeriscono che i bambini sono capaci di assegnare diversi gesti a decine di parole – ma sta a voi insegnarglielo.

Il linguaggio del bambino a 13 mesi dettagli

Se il vostro bambino sembra frustrato dalla sua incapacità di farvi capire i suoi bisogni, provate a inventare dei segni con le mani per aiutarlo. Potreste tenere il pollice alla bocca per segnalare la parola “bere”, per esempio. Per qualche giorno, ogni volta che gli porgete una tazza, mostrategli il gesto e dite la parola allo stesso tempo. Nel giro di qualche giorno, potrebbe sorprendervi usando lui stesso il segno per chiedere da bere.

Altri sviluppi: consapevolezza dell’intonazione e permanenza dell’oggetto

Proprio come vi imita quando accarezzate il cane o innaffiate il giardino, il vostro bambino di 13 mesi sta ascoltando attentamente quello che gli dite e come lo dite, in modo che anche lui possa fare una prova. La prossima volta che lo sentite balbettare, ascoltate cosa sta “dicendo”. Noterete che le sue intonazioni sembrano molto colloquiali, anche se non sta dicendo nessuna parola. Quando gli fate una domanda, probabilmente risponderà con una serie di balbettii e gesti, segnalando che capisce quello che gli state chiedendo. Osservate anche come risponde diversamente a un frenetico “No!” quando lo mettete in guardia da un piatto caldo o da un animale sconosciuto. Se notate una differenza nelle sue reazioni, significa che sta capendo che l’intonazione gioca un ruolo nella comunicazione.

A 13 mesi, i bambini mettono alla prova le loro capacità di osservazione e cominciano a capire che gli oggetti sono permanenti. In altre parole, sta cominciando a capire che un giocattolo esiste ancora anche quando non lo vede. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore non può più essere un motto di famiglia!

Il linguaggio del bambino a 13 mesi tappe

Per verificare se vostro figlio capisce la permanenza degli oggetti, fate rotolare un giocattolo sotto il divano e vedete se il bambino lo cerca nel posto giusto. Oppure nascondete un peluche sotto una coperta perché lo trovi. Una parola di cautela: il vostro bambino sta affinando le sue abilità di problem-solving, facendo cose come cercare di inserire oggetti dentro altri, accendere interruttori e girare le manopole dei fornelli. Poiché non è in grado di riconoscere il pericolo, assicuratevi che la casa sia adeguatamente a prova di bambino.

Scritto da Stefania Netti
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