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Figli indaco

Cosa sono, innanzitutto, i bambini indaco?
Si tratta di un concetto New Age con cui si indicano una generazione di bambini dotati di capacità soprannaturali. Il fenomeno nasce negli anni sessanta, ma si intensifica dagli anni novanta in poi.

La parapsicologa Nancy Ann Tappe inventò quest’espressione, che diventa famosa dalla pubblicazione The Indigo Children di Lee Carroll e Jan Tober, nel 1999 in cui si sostiene che l’avvento dei bambini indaco preluda a un salto evolutivo dell’umanità, e che proprio questi bambini costituiranno un nuovo mondo senza guerre e senza inquinamento.

I bambini indaco hanno particolare empatia, creatività, forza di volontà e addirittura di poteri paranormali come telepatia, chiaroveggenza o la capacità di comunicare con gli angeli. Sono anche descritti come molto intelligenti, intuitivi, e insofferenti nei confronti dell’autorità. Inoltre, gli autori Carroll e Tober sostennero che questi bambini, classificati dalla medicina come affetti da ADHD, erano, secondo loro, bambini particolarmente dotati, bisognosi di attenzioni particolari sul piano spirituale e non di cure mediche.

Ovviamente la teoria dei bambini indaco non è tenuta in alcuna considerazione dalla comunità scientifica, la mancanza di fondamento scientifico è confermata peraltro anche da alcuni fra coloro che sostengono la teoria. Tuttavia, nonostante l’inesistenza di fondamenti concreti, il movimento indaco si è sviluppato enormemente anche tramite libri e video, sedute a pagamento di psicologi o parapsicologi per i genitori dei bambini dotati, congressi e addirittura donazioni.

Scritto da Laura Maisano
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