x

x

Durata febbre bambini dopo vaccino varicella

Febbre dopo vaccino varicella: quanto dura? come trattarla? Tutto quello che bisogna sapere.

Febbre bambini dopo vaccino varicella: se vi state ponendo delle domande sulla comparsa della febbre dopo aver effettuato la vaccinazione contro la varicella, continuate a leggere questo articolo, vi chiarirà alcuni aspetti sulla malattia e sul suo vaccino. Cos’è la varicella? Quando e perché effettuare il vaccino? Quali sono i possibili effetti collaterali? Scopritelo di seguito.

Varicella

La varicella è una delle numerose malattie esantematiche, infettiva e causata da un virus appartenente alla famiglia degli Herpers Virus.

Si tratta di un’infezione molto contagiosa tra i bambini che non l’hanno avuta. Dopo un primo contagio si è immuni dalla malattia per sempre, ma talvolta il virus rimane latente nell’organismo e può ripresentarsi anche dopo molti anni sotto forma di Fuoco di Sant’Antonio.

Contagio

Il suo periodo di incubazione varia dai 14 ai 21 giorni e il contagio avviene per contatto diretto con la saliva, attraverso starnuti, colpi di tosse o altro tipo di contatto diretto.

Sintomi

Possono volerci anche due settimane prima che si manifestino i primi sintomi dell’infezione, sintomi che possono naturalmente variare da soggetto a soggetto.

Nei bambini più grandi e negli adulti possono manifestarsi mal di testa, malessere generale seguiti dalla comparsa di pustole che dal viso al torace si diffondono poi in tutto il corpo.

Le pustole assomigliano a foruncoli o punture rosse, anche se per alcuni possono assomigliare a vescichette contenenti un siero giallo.

In genere le pustole rimangono per diversi giorni (5-6) e continuano a presentarsi per 3-4 giorni, prima di seccare, risultando così non più infette.

Essendo pruriginose è consigliato tagliare bene le unghie ai bambini per evitare che, grattandosi, possano lasciare segni permanenti della loro presenza.

Nei bambini più piccoli, invece, compare spesso subito l’esantema, senza alcun segnale preventivo.

Un altro sintomo ed effetto della varicella è la comparsa di febbre. Di solito nei primissimi giorni la febbre si mantiene alta per poi salire successivamente.

Trattamento

La varicella viene normalmente trattata con farmaci antifebbrili per ridurre febbre e malesseri collegati.

Alcuni pediatri possono suggerire la somministrazione di un antistaminico per ridurre prurito (oppure di usare il comunissimo talco mentolato per lo stesso motivo).

Infine, in caso di varicella piuttosto fastidiosa e aggressiva, possono essere somministrati farmaci antivirali come il noto Aciclovir che aiutano a ridurre i sintomi e la durata della malattia.

Abbigliamento

In genere la varicella colpisce nei periodi primaverili ed estivo, in questo caso è bene vestire il bambino con indumenti di cotone, leggeri, bianchi e comodi.

Da evitare inoltre di tenere il piccolo in ambienti troppo caldi, almeno fintanto che compaiono le pustole.

Bagno

Una delle cose importanti quando il bambino contrae la varicella è mantenere la sua pelle pulita e idratata.

Per questo non è solo possibile, ma anche consigliato, fare il regolare bagnetto con acqua tiepida.

La stessa cosa vale per i capelli, via libera al loro lavaggio!

Sole

Sull’esposizione al sole ci sono pareri contrastanti. Molti credono che esporre il bambino al sole aiuti a seccare le pustole, altri che (al contrario) non lo credono salutare, neppure quando le crosticine delle pustole sono sparite.

In genere, durante la produzione di esantema è il bambino stesso a non volersi esporre, a preferire ambienti più freschi e riparati.

Una volta scomparse le pustole e le loro crosticine sarà più che altro importante proteggere la pelle del bambino con creme solari altamente protettive, così da riparare dagli effetti negativi dei raggi solari la pelle ancora piuttosto delicata (sopratutto le aree interessate).

Alimentazione

Non esiste un’alimentazione precisa durante la varicella. Il bambino potrebbe avere inappetenza.

Tuttavia, è importante fargli bere molta acqua e liquidi per mantenere la pelle idratata. Reagirà meglio all’attacco della malattia.

Vaccino

I bambini con più di 6 anni e meno di 13, che non hanno contratto la varicella, possono ricevere il vaccino con la somministrazione delle due dosi a distanza di almeno 3 mesi l’una dall’altra.

I maggiori di 13 anni che non hanno contratto il virus né risultano vaccinati e vogliano esserlo, necessitano di due dosi a 1 mese di distanza.

Copertura vaccino

Il vaccino contro la varicella previene malattie gravi in quasi tutti i ragazzi che sono immunizzati.

Ha una copertura pari all’85% nella prevenzione della malattia. Inoltre, la copertura vaccinale per l’adulto che non ha avuto la malattia, gli permette di prevenirne la possibile contrazione in età adulta, quando i rischi aumentano così come i disturbi e gli effetti collaterali della varicella.

Effetti collaterali

I possibili effetti collaterali da vaccinazione anti-varicella sono in genere di lieve entità.

Tra i maggiori evidenziati vi sono sensibilità e arrossamento, febbre, stanchezza. Inoltre, come per qualsiasi altro vaccino è una piccola possibilità di reazione allergica.

Questi possono manifestarsi fino a 1 mese dopo l’iniezione.

La febbre dopo vaccino varicella può durare qualche giorno, come nel caso di contrazione della malattia senza vaccino, ma senza trattamento (se sopportabile) o con normale trattamento antifebbrile, essa sparirà nel giro di pochi giorni.

Esiste il rischio, anche se basso, di convulsioni febbrili dopo la vaccinazione.

Scritto da Mammemagazine
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Torta di pannolini, come confezionarla

Vaccino meningite: gli effetti in gravidanza

Leggi anche