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Come spiegare ai bambini la giornata della memoria 27 gennaio 2015

Il 27 gennaio rappresenta una data molto importante per storia dell’umanità. Il 27 gennaio 1945 fu infatti liberato il campo di concentramento di Aushwitz, in Polonia, dove erano stati deportati moltissimi ebrei.

Anche se gli eventi legati a questa data si trascinano dietro una storia di violenze e orrori che gli ebrei hanno dovuto patire, e anche di disumana crudeltà da parte di chi ha reso possibile che questi avvenimenti avessero luogo, è molto importante che i bambini vengano a conoscenza di cosa è successo. Raccontare l’Olocausto non è certo semplice, ma non si può tenere nascosta una parte della storia così importante solo perché essa è molto cruda.

La cosa più giusta da fare è scegliere le parole adatte, non soffermarsi sui dettagli più violenti, e magari narrare la storia portando gli esempi di molti bambini che hanno vissuto in quel periodo. Basti pensare ad Anna Frank e al suo diario, all’interno del quale la piccola raccontava le sue paure, ma soprattutto le sue speranze.

Racconti di questo tipo non devono infatti essere narrati per terrorizzare i bambini, ma per far loro capire quanto è importante ricordare le vittime dell’Olocausto e tenere sempre vivo il ricordo, per poter imparare dagli errori commessi in passato e non ripeterli mai più in futuro.

Scritto da Monica Annese
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