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Eiaculazione precoce: meglio parlarne?

Il benessere sessuale è di fondamentale importanza. Quando la vita sessuale della coppia presenta qualche problema, è importante che i partner dialoghino tra di loro per cercare di risolverlo nel modo migliore senza intaccare l’intimità e la voglia di stare insieme. L’insoddisfazione sessuale può diventare causa di frustrazione per chi la vive, e può provocare conseguenze sull’aspetto emotivo e psicologico della coppia.

L’eiaculazione precoce è un disturbo sessuale che si manifesta negli uomini e che può avere conseguenze dannose sulla vita di coppia. Consiste nel fatto che l’uomo raggiunge l’orgasmo (e quindi eiacula) troppo presto durante il rapporto sessuale. Le cause di questa diffusa disfunzione possono essere di tipo fisico e psicologico. Stando alle ultime stime sull’argomento, solo il 9% degli uomini consulta un medico in caso di eiaculazione precoce. La maggior parte preferisce sottovalutare il problema, e non affrontarlo neppure con la partner. Invece l’eiaculazione precoce è uno di quei problemi che andrebbero affrontati con la partner, in un clima di dialogo e condivisione.

La donna può aiutare il partner che soffre di tale problema a prendere consapevolezza del problema, con gentilezza e tatto, senza fargli pesare quello che sta succedendo. Grazie all’intervento della partner molti uomini accettano di farsi visitare da un medico e cominciare la cura giusta per superare il disturbo. Per cominciare, è importante eliminare ogni ritrosia o vergogna, e rivolgersi con fiducia ad un medico che sia capace di indagare con riservatezza anche le eventuali cause psicologiche alla base del problema.

Bisogna essere consapevoli che esiste una terapia appropriata anche per questo tipo di problema, ma è necessario prepararsi con adeguato supporto psicologico. In genere, ad esempio, chi soffre di eiaculazione precoce è una persona piuttosto ansiosa che vive con molta agitazione qualsiasi tipo di prestazione, compresa quella di tipo sessuale.

Può essere utile, in questo caso, indagare il problema nella sua globalità per individuare le soluzioni più giuste ed efficaci. Il medico aiuta anche a riconoscere di che tipo di eiaculazione si tratta: se è congenita (primaria) oppure acquisita (secondaria). In base a tale distinzione si può consigliare la cura più appropriata da seguire.

Scritto da Cristiana Lenoci
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