Gli attacchi di panico sono una reazione psico- fisica incontrollata a momenti di stress emotivo causati da accadimenti traumatici, problemi sul lavoro, nella vita personale, abbandoni, lutti.
Talvolta può colpire in modo improvviso, altre volte, più spesso, è una esacerbazione di uno stato di ansia continuo.
Il soggetto colto da attacchi di panico accusa
- Battito del cuore accelerato
- Sudorazione fredda
- Tremore
- Nausea
- Dolori a stomaco e ventre
- Dolori al petto
- Formicolio agli arti
- Questi due sintomi che vengono confusi coi prodromi di un infarto fanno aumentare lo stato ansioso
- Respirazione difficoltosa
- Percezione della realtà circostante alterata: suoni, forme, colori
- Alterato stato di coscienza per cui si teme di perdere il controllo o si vivono le sutuazioni come se ci fosse un distacco tra corpo e mente.
La crisi colpisce in luoghi che creano ansia, più spesso all’aperto e durano alcuni minuti.
Il soggetto colpito col tempo può maturare la paura di allontanarsi da casa, di trovarsi solo in situazioni ingestibili fino a chiudersi in casa o rifiutare di uscire da solo, si tratta di agorafobia.
Per affrontare la crisi, nell’immediato, può essere necessario assumere calmanti.
Per risolvere il problema può essere opportuno iniziare un percorso di supporto psicologico.
Le strategie cognitivo comportamentali hanno dato ottimi risultati e sembrano attualmente la strada migliore: con l’aiuto di un analista del comportamento si ripercorrono i momenti di crisi e si analizza quali possono essere le cause scatenanti; con il paziente si individuano strategie pro- attive per evitare o limitare la crisi.
Le strategie cognitivo comportamentali includono la pratica della Mindfullness, esercizi volti a ridimensionare la causa degli attacchi, rilassare la mente con pensieri positivi e tecniche di respirazione.
In ultimo, ilpaziente può scegliere di sottoporsi ad un ciclo farmacologico con inibitori del reuptake della serotonina, l’ormone della felicità.