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Yoga in gravidanza nel primo trimestre: gli esercizi da fare

Fa bene alla mamma e al bambino: lo yoga è un ottimo aiuto per vivere i nove mesi di gravidanza serenamente. Quali esercizi nel primo trimestre?

Le posizioni dello yoga, le asana, sono utili sin dal primo mese di gravidanza per vivere in maniera serena i 9 mesi di gestazione; sia da un punto di vista fisico che emotivo. Lo yoga grazie alla respirazione lenta e profonda e alla flessibilità muscolare che lo caratterizzano, sono un vero e proprio toccasana per le future mamme, che riusciranno a entrare in contatto con il proprio bambino, oltre a trovare serenità e combattere lo stress

Yoga in gravidanza nel primo trimestre

Nei primi tre mesi di gravidanza si può praticare lo yoga in maniera quasi normale, perché la pancia non è ancora imgombrante e la postura non risente ancora dell’aumento di peso. Sempre con le dovute cautele e avendo chiesto il parere al proprio ginecologo, ecco quali asana sono consigliate nel primo trimestre di gravidanza, per vivere serenamente i mesi che separano la futura mamma dal parto e per prendere consapevolezza della trasformazione che sta avvendeno nel proprio corpo.

Posizione del gatto (marjariasana)

Ci si siede in ginocchio e si sta sulle ginocchia, con i glutei sollevati. A quattro zampe con le mani all’altezza delle spalle e le ginocchia all’altezza dei fianchi. 

Inspirando sollevare la testa e inarcare la schiena, espirando abbassare la testa e incurvare la schiena, a gobba, come fanno i gatti appunto. Ripetere almeno dieci volte. Questo esercizio yoga può essere eseguito solo nel primo trimestre di gravidanza perché quando la schiena viene inarcata verso il basso, si potrebbe creare un’eccessiva pressione sul feto. 

Questa asana ha degli effetti benefici su tutta la colonna vertebrale, la rende più elastica, e fa bene anche alla cervicale, alle spalle e al collo.

Posizione del cammello (ushtrasana)

In ginocchio sollevarsi con le braccia lungo i fianchi. Portare la mano destra al tallone destro e la sinistra a quello sinistro. Inarcare la schiena e spingere in avanti il bacino.

Rimanere quanto si riesce senza sforzarsi e cercando di rilassarsi. Tornando alla posizione iniziale bisogna farlo molto lentamente, sollevando una mano per volta. 

Questa posizione distende l’intera parte anteriore del corpo, le caviglie, le cosce e l’inguine. Migliora la postura e potenzia i muscoli della schiena.

Posizione della montagna (tadasana)

In posizione eretta, allargare leggermente i piedi perché siano allineati ai fianchi. Tenere le braccia distese lungo il corpo. Portare le mani davanti al petto e unire i palmi, poi portarli sopra la testa e distendere le braccia completamente. Mentre si tengono le braccia distese verso l’alto, allargare il torace e allungare braccia e spalle. Allungare il collo cercando di tenerlo in linea con la colonna vertebrale. Respirare lentamente, quando non si riesce più a tenere la posizione, ritornare alla posizione iniziale, molto lentamente.

L’intento di questa posizione è l’allungamento dei muscoli verso l’alto. Questa asana calma la mente, diminuisce lo stress, rafforza le braccia. Espandendo il torace migliora la respirazione

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