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Come dare aspirina ai bambini

L’aspirina: effetti e controindicazioni nei bambini fino ai 12 anni

Prima di somministrare un farmaco ad un bambino chiediamo sempre l’autorizzazione del medico

Neonati e bambini piccoli reagiscono ai medicinali in modo molto diverso rispetto agli adulti; il loro organismo è ancora in fase di sviluppo e pertanto l’impiego dei farmaci in età pediatrica deve sempre essere attentamente valutato e sottoposto all’autorizzazione del medico.

L’ assunzione dell’aspirina, in particolare, espone il bambino a contrarre una malattia rara ma molto grave: la sindrome di Reye.

Il collegamento tra questa malattia, caratterizzata da encefalopatia acuta e steatosi epatica, e l’assunzione di aspirina è stato scientificamente dimostrato dalla presenza di saliciati (l’acido salicilico è il componente essenziale dell’aspirina) in più dell’80% dei bambini colpiti dalla sindrome di Reye che si erano sottoposti ad esami negli anni tra il 1981 e il 1997.

La Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, attualmente consiglia di non somministrare aspirina ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Nel caso in cui fosse indispensabile ricorrere all’uso di farmaci, per esempio per togliere dolori e febbre al bambino, è meglio dare la preferenza a preparati che contengono paracetamolo, come la tachipirina o il nureflex, ovviamente da assumere nelle dosi prescritte.

Nel Regno Unito, benché non tutti i ricercatori concordino, gli unici due casi per cui è indicato l’uso dell’aspirina nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 14 anni sono la sindrome di Kawasaki, caratterizzata da una vasculite infantile delle arterie in bambini al di sotto dei quattro anni, e la prevenzione delle embolie.

Scritto da Caterina Carloni
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